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giovedì 8 dicembre 2011

Decisamente d'accordo con FLAVIO.....


"Un’idiozia tassare gli yacht: l’Italia perderà 3 volte tanto"

Flavio Briatore: "Scapperemo tutti all’estero e invece di incassare 200 milioni lo Stato ne perderà 600". Il decreto? "È solo una patrimoniale sulle pensioni"

«Il governo dei professori ha fatto un buco nell’acqua, la manovra salva Italia in realtà è una vera patrimoniale sulle pensioni. Altro che provvedimenti equi.

Mio figlio di 20 mesi avrebbe fatto meglio. E poi con quell’irragionevole supertassa sulle imbarcazioni hanno dato il colpo di grazia alla nautica».

Nautica, yacht, lusso. Uguale: Flavio Briatore. Anche questa volta l’imprenditore che da sempre incarna la Mondanità e la Bella Vita nell’immaginario collettivo, imbraccia il timone delle polemiche.

Scusi Briatore, ci sta dicendo che chi ha lo yacht non può pagare un po’ di più?

«Sto dicendo che questa supertassa rischia di segnare la fine della nautica italiana, perché non porterà affatto un guadagno nelle casse dello Stato come i professori sperano o, meglio, millantano ma una perdita di almeno 600-700 milioni di euro».

Ci faccia capire come è arrivato a questa conclusione...

«Partendo dai dati dell’Ucina. Ci dicono che il fatturato dell’industria nautica in Italia, 20mila dipendenti diretti, si aggira sui 3,5 miliardi di euro, che diventano oltre 5 se teniamo conto dell’indotto, altre 80mila persone, che va dalle boe agli ormeggi, dai charter ai ristoranti, al turismo in generale, che l’industria nautica innesca in Italia».

Quindi, arrivando alla cifra che lo Stato perderebbe?

«Eccomi al punto. Il governo dei professori pensa di incassare dalla supertassa 200 milioni di euro. E quando si pensa di incassare 200 milioni, ne so qualcosa io che faccio l’imprenditore, ci si può ritenere soddisfatti di incassarne 140-150. Ma nel frattempo tutte le imbarcazioni di un certo peso e di una certa misura prenderanno il largo per altre destinazioni: Grecia, Spagna, Francia, Croazia. Così, mettendo in fuga i turisti nautici, lo Stato perderà un introito di almeno un miliardo e mezzo. Significa almeno 600-700 milioni di gettito fiscale in meno. La mia considerazione è lapalissiana: lo Stato per portare a casa 200 milioni di euro perderà tre volte tanto».

Ha dimenticato di dirci quanti sono i ricchi yacht-men d’Italia da tartassare.

«Glielo dico subito. In Italia ci saranno al massimo una trentina di barche sopra i 50 metri, e non più di 250 imbarcazioni sopra i 30 metri. Anche per questo la supertassa è un’idiozia: non ci sono i numeri per renderla efficace. In compenso si è già pensato di far pagare anche le barche che verranno qui solo per operazioni di rimessaggio e sistemazione. Un altro colpo basso ai cantieri italiani, che già faticano a evitare la chiusura. Eppure...»

Eppure?

«Eppure al 90 per cento degli italiani, stando ai sondaggi, la supertassa piace. E sa perché? Perché, per gran parte degli italiani, chi possiede uno yacht deve essere per forza un evasore fiscale anche se invece paga le tasse fino all’ultimo centesimo. Se ai professori sta a cuore l’Italia, perché sono andati a colpire chi non arriva a mille euro di pensione, chi ha fatto fatica a comprare casa? Potevano fare tutte le cose che a Berlusconi nessuno avrebbe mai permesso di fare e non le hanno fatte».

Lei avrebbe avuto idee migliori?

«Certo. Partendo dalla convinzione che devono essere i più ricchi e i privilegiati a pagare, io avrei fatto una patrimoniale del 5 per cento sui depositi superiori ai 300mila euro, avrei inciso realmente sui costi della politica, dimezzando il numero dei parlamentari e togliendo il contributo pubblico ai partiti.

E avrei imposto alla Chiesa di pagare una tassa sugli immobili di sua proprietà. Perché ci deve essere sempre qualcuno che non paga mai?»

Tratto da il giornale.it del 08 Dicembre 2011.

sabato 3 dicembre 2011

Mamma RAI.....decisamente rimasta agli anni 80........



LA REAZIONE DALLA DIREZIONE GENERALE

Caso «Profilattico», la Rai apre un'inchiesta
Le polemiche travolgono l'azienda che decide di avviare un'istruttoria per «accertare i fatti e le procedure adottate»


MILANO- La reazione non si fa attendere. Perché il caso «Profilattico» ha travolto la Rai. In un'email è stato chiesto ai conduttori di non usare, appunto, la parola «profilattico» durante i programmi nella giornata mondiale contro l'Aids. Una missiva che ha scatenato le polemiche. Così l'azienda di viale Mazzini decide di avviare un'istruttoria per «accertare i fatti».

GLI ACCERTAMENTI- A reagire è la direzione generale che in una nota spiega di aver «incaricato la Direzione Internal Auditing di accertare fatti e procedure adottate nell'implementazione delle attività svolte a supporto della campagna di comunicazione sulla giornata Mondiale della lotta all'Aids».

Tratto dal Il corriere.it del 2 dicembre 2011

lunedì 31 ottobre 2011

La lotta alla guida in stato di ebrezza ( giustissima)...diventa FANTASMAGORICA....



IN RUSSIA
L'etilometro infallibile è un raggio laser
Puntato come un autovelox sulle auto in arrivo, rileva se nell'abitacolo ci sono vapori alcolici. Al via i test


MOSCA- I russi, che qualche problemino con chi beve e poi si mette alla guida ce l’hanno, dicono che è l’arma finale contro questo fenomeno. Si chiama Buton ed è un laser contro l’alcool. Semplice e geniale, sembrerebbe: basta puntarlo contro un’automobile in arrivo e invece della velocità rileva se nell’abitacolo ci sono vapori alcoolici.

INIZIANO I TEST- I primi esemplari sono già stati sfornati dalla Lazernye Sistemy di San Pietroburgo e alla fine dell’anno le apparecchiature saranno in dotazione alla polizia stradale e ai vigili di Mosca e San Pietroburgo. Il laser anti-alcoolico può essere installato sopra le strade e autostrade come i nostri rilevatori del tutor (e in quel caso copre quattro corsie) oppure può essere usato a mano montato su un treppiedi al lato della strada. Ogni macchina che passa viene verificata. Ogni sostanza, spiegano i tecnici, ha il suo spettro di assorbimento. Dal segnale di assorbimento del laser, si capisce di cosa si tratti. Se c’è sentore di alcool, la vettura viene fermata e gli agenti effettuano un normale controllo con l’etilometro.

I DUBBI DEGLI AUTOMOBILISTI- In Russia il problema è ancora più serio che da noi, tanto che nei soli primi nove mesi di quest’anno sono stati registrati seimila incidenti provocati da conducenti in stato d’ebbrezza; con 1500 morti. La normativa ora prevede tolleranza zero, come in Italia per i neo-patentati e gli autisti professionali. Il laser, dicono gli agenti, «funziona benissimo e contribuirà a sradicare questa abitudine». I tecnici, però, confessano che qualche problemino ci sarà. Intanto l’apparecchio non è in grado di distinguere tra autisti o passeggeri. Chi è che ha bevuto? Inoltre anche una persona «molto profumata» potrà far scattare l’allarme. Problemi minori se i poliziotti russi fossero «normali». Ma nel paese la corruzione è rampante e tantissimi agenti approfittano di qualsiasi scusa per estorcere mazzette dalle persone fermate. Il presidente di un sindacato di automobilisti, Viktor Travin è allarmatissimo: «ci saranno problemi a non finire e tanti poveri guidatori innocenti verranno tartassati». Gli autisti di taxi hanno già messo le mani avanti: «per evitare perdite di tempo e guai, noi ci rifiuteremo di trasportare passeggeri alticci».

Tratto dal Corriere della Sera on line 31 Ottobre 2011.Fabrizio Dragosei.

venerdì 21 ottobre 2011

Thailandia : l' alluvione continua...


Thailandia, emergenza inondazioni.

Da luglio oltre 340 morti nel Paese asiatico e danni per oltre 2,5 miliardi di euro.

martedì 11 ottobre 2011

Ecco adesso mi ricordo........



Ecco neuroni che custodiscono ricordi

ROMA - Ci permettono di 'viaggiare nel tempo' ripercorrendo il nostro passato anche lontano e di avere percezione e consapevolezza di noi stessi: sono una famiglia di neuroni localizzati nel centro della memoria, l'ippocampo, e conservano le memorie autobiografiche del passato remoto; sono importanti, dunque, per la consapevolezza di se' che si fonda in parte su questo tipo di ricordi lontani. A scovarli e' stato il team di Thorsten Bartsch dell'universita' di Schleswig-Holstein presso Kiel.

Tratto dal Corriere.it del 11 Ottobre 2011.

venerdì 7 ottobre 2011

Sempre e cmq...lunga vita a "Bisteccone Galeazzi"......


La Cassazione conferma una precedente sentenza del Tribunale
Insultò il portiere, multato Galeazzi
Il giornalista della Rai diede del «meridionale di m...» al custode del palazzo. Dovrà pagare 300 euro di multa


ROMA - Confermata, dalla Cassazione, la multa di 300 euro nei confronti del giornalista sportivo Giampiero Galeazzi per aver offeso il portiere del suo condominio definendolo «meridionale di m...., non sei capace nemmeno di guardare le pecore», e apostrofandolo con altri insulti ancora. Senza successo, innanzi ai supremi giudici, Galeazzi ha sostenuto, nel suo ricorso, di aver agito così per un «comprensibile stato d'ira» in quanto il portiere, Domenico F., non gli consegnava regolarmente la posta. Per questo aveva chiesto di non essere multato.

LE MOTIVAZIONI - Convalidando la sentenza emessa dal Tribunale di Roma l'8 giugno del 2010, la Suprema Corte ha sottolineato che, comunque, anche ammesso che il portiere avesse sbagliato ad assolvere i suoi compiti, la circostanza non sarebbe bastata a «giustificare la violenta aggressione verbale e l'uso di espressioni gravemente lesive della dignità e del decoro della persona offesa». Inoltre la Cassazione - con la sentenza 36423 della V Sezione Penale - ha ricordato che «qualsiasi contestazione o riserva sulla correttezza» delle incombenze del portiere «avrebbe dovuto trovare sfogo in sede assembleare e non già nel gratuito ed ingiurioso attacco alla persona».

LE ATTENUANTI - In pratica Galeazzi, anzichè inveire contro il portiere, per di più in presenza di altre persone, avrebbe dovuto rendere pubbliche le sue lamentele nell'assemblea di condominio. In primo grado il Giudice di Pace, con sentenza del 30 settembre 2009, lo aveva condannato a 500 euro di multa, ridotti in appello per la concessione delle attenuanti generiche prevalenti sulle circostanze aggravanti. Per gli insulti subiti, il portiere ha ricevuto un risarcimento danni. (Fonte: Ansa)


Tratto da Corriere della Sera on line del 07 ottobre 2011

domenica 18 settembre 2011

Coppa DAVIS: ri-siamo in A!!!!!!!!!!!!!!!...GRAZIE ragazzi.


IL PUNTO DECISIVO LO OTTIENE IL DOPPIO CON FOGNINI E BOLELLI
Tennis, l'Italia esce dall'incubo
Battuto 3-0 il Cile: si torna in Serie A dopo 11 anni


L'Italia torna nel Gruppo Mondiale di Coppa Davis, la Serie A del tennis. A Santiago del Cile, dove nel '76 vinsero la coppa, gli azzurri hanno conquistato il punto decisivo con il doppio portandosi così sul 3-0. Nella terza partita della sfida valida per i play off promozione al World Group 2012, Fabio Fognini e Simone Bolelli hanno battuto Jorge Aguilar e Nicolas Massu 6-4, 6-4, 6-4, mettendo così al sicuro una promozione che mancava dal luglio del 2000. Undici anni fa, a Venezia, fu il Belgio dei fratelli Christopher ed Olivier Rochus a spedire gli azzurri nel Gruppo I zona Europa-Africa, in pratica la serie B della Coppa.

COMMENTI - «Mi spiace per loro che stanno rosicando di brutto ma abbiamo giocato a livelli eccelsi. Siamo stati tutti grandi». Così Simone Bolelli dopo la vittoria del doppio. «Sono contento per il presidente Binaghi, finalmente è riuscito a riportare l'Italia in A - ha detto il tennista bolognese - Ora cerchiamo di restare nel World Group». «Simone ed io ci siamo riconfermati in doppio - le parole di Fabio Fognini - Ora bisogna essere felici perché abbiamo regalato all'Italia la serie A dopo undici anni. Godiamoci il momento».

Tratto dal Corriere on line del 18 Settembre 2011.

lunedì 5 settembre 2011

Io ( ovviamente) lo intitolerei a LUI...( parliamo di nuovo Stadio Juve)...


Juve, ecco lo stadio dei sogni. Agnelli: "E' una nuova era"

Il nuovo stadio della Juventus è quasi pronto.

Mancano solo gli ultimi dettagli e poi sarà il tempo dell'inaugurazione. L'appuntamento è per giovedì sera. "È bello parlare di uno stadio dove ci sono tanti ricordi", ha detto Andrea Agnelli. L'impianto, sorto sulle ceneri del vecchio Delle Alpi, verrà battezzato con una gara amichevole che la Juventus giocherà contro il Notts County, la squadra inglese che ispirò il bianconero juventino. Il numero uno del club di Corso Galileo Ferraris non ha nascosto la soddisfazione per l'imminente inaugurazione. "Da giovedì inizia una nuova era. Siamo orgogliosi di aver portato a termine questo investimento in un momento di grande difficoltà sportiva e macroeconomica a livello generale", ha concluso il presidente bianconero a margine della ottava edizione della "Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup".

Agnelli ha espresso soddisfazione anche per i risvolti economici dell'operazione-stadio: "Avremo grossi vantaggi per i prossimi cinque-sei anni".
Lo stadio non ha ancora un nome. Ma la Juventus è alla ricerca di uno sponsor disposto a portare nelle casse di Corso Galileo Ferraris ben 75 milioni di euro per 12 anni.

Andrea Agnelli ha speso parole positive anche sul mercato e sulla rosa messa a disposizione di Antonio Conte. "Per quanto riguarda la squadra quest'estate abbiamo lavorato per eseguire un programma logico, ragionevole e condiviso tra l'amministratore delegato Marotta e l'allenatore. Siamo consapevoli che alcune squadre hanno qualcosa in più di noi, ma altrettanto certi che dando sempre il 105% diremo la nostra".


Tratto da skysport.it del 05 Settembre 2011.

lunedì 29 agosto 2011

Prostitute in strada: GERMANIA UBER ALLES...come sempre....



Senza biglietto le donne rischiano una multa
Per le prostitute di Bonn arriva il ticket
Sei euro a notte da pagare in un apposita macchinetta.
L'amministrazione: «Così tutti versano le tasse»


MILANO - Pagare le tasse attraverso un sistema di biglietto per il parcheggio. E per poter continuare a offrire le prestazioni sulle strade, le prostitute dovranno ritirare un ticket dalle macchinette installate dall’Ufficio federale per le imposte. Succede a Bonn, città tedesca con 320 mila abitanti.

SEI EURO A NOTTE - Per rimpinguare le desolate casse comunali, la città di Bonn ha deciso di riscuotere le tasse anche dalle prostitute che lavorano in strada. Da lunedì le lucciole dovranno ritirare un biglietto se vorranno continuare a essere in regola. Il ticket è di sei euro a notte. La prima macchinetta che eroga i tagliandini, molto simile ai distributori per i parcheggi delle auto, è già stata installata, altre seguiranno. «Si tratta innanzitutto di equità fiscale», ha spiegato una portavoce della città di Bonn, secondo quanto riporta l’agenzia dpa. Le signore che esercitano la prostituzione in appartamenti e locali già pagano le tasse, ora la nuova misura farà pagare una sorta di occupazione di suolo pubblico alle lucciole.

CONTROLLI - Gli ispettori dell’Agenzia federale delle entrate verificheranno l’osservanza dell’ordinanza, il biglietto è obbligatorio. Le prostitute senza un ticket valido rischiano multe e il divieto di sostare sui marciapiedi, ha sottolineato la portavoce. A causa dell’alto numero di prostitute nel quartiere a luci rosse della città erano stati installati in precedenza degli appositi «box per il disbrigo» (in tedesco Verrichtungsbox), strutture in legno dove le prostitute possono appartarsi in sicurezza con i loro clienti motorizzati.

Tratto dal Corriere.it del 29 Agosto 2011.

martedì 23 agosto 2011

Stagione Nautica 2011: i capoclassifica della SFIGA...sono sicuramente LORO!!!!!!!!!



IN RADA VICINO ALLA SPIAGGIA DI CHIAIA DI LUNA
Naufraghi per due volte in poche ore,
Ponza da incubo per famiglia di 6 persone

Domenica da incubo per i villeggianti: affonda


PONZA - Una domenica da incubo con ben due incidenti in mare: il primo si è verificato nei pressi di Chiaia di Luna. La capitaneria di Porto ha notato tra le decine di barche in rada, uno yacht di 15 metri in procinto di affondare. Immediatamente sono scattati i soccorsi per scongiurare ulteriori danni, mentre la barca, fuori controllo, si era già scontrata con un altro natante. I sei naufraghi - tra cui un bambino di nove anni e un anziano di 81 - sono stati salvati e lo yacht recuperato a tarda notte scongiurando lo svernamento di mille litri di gasolio. Lo squarcio di due metri sulla chiglia era il chiaro segno di una collisione contro uno scoglio affiorante.

NUOVO INCIDENTE - Ma una nuova insidia si stagliava sulla rotta del ritorno per la stessa famiglia di Roma. Dopo le 22, nei pressi dello scoglio Evangelista, anche la barca su cui stavano rientrando al Circeo ha incontrato uno corpo galleggiante che ha danneggiato lo scafo. Altro spavento ed un "sos" disperato. Ennesimo intervento della capitaneria - non senza stupore - che ha trasborbordato sulla motovedetta i sei occupanti (cinque del nucleo familiare sfortunato) oltre allo skipper che li stava riaccompagnando sulla terraferma.

Tratto dal corrire on line del
22 agosto 2011

venerdì 19 agosto 2011

Marilisa Battistella: quando l'Italia "domina" NEL MONDO......



Marilisa Battistella è la prediletta anche dal vice Joe Biden e di molte star americane
«Obama? Un gentleman carismatico»
E' italiana la make up artist che trucca il presidente Usa prima della partecipazione agli show televisivi


MILANO - «Quando mi hanno detto che avrei dovuto andare alla Casa Bianca a truccare il presidente Barack Obama per la prima intervista pubblica ero scioccata. Non ho dormito tutta la notte dall’agitazione». Marilisa Battistella, 48 anni, nel 2006 è emigrata negli Stati Uniti da Mareno di Piave, in provincia di Treviso, per inseguire il suo sogno: diventare make up artist delle star. «Quando sono entrata nello Studio Ovale non ci potevo credere», racconta al telefono da Washington D.C.

LA PRIMA VOLTA - «Era il marzo 2009. Si trattava dell’intervista per il programma “60 Minutes” della Cbs. La sensazione che ho provato quando mi hanno detto “Tu truccherai il presidente domani” è troppo intensa da spiegare. Avevo già incontrato una prima volta Obama quando ancora era senatore. Ma dopo è tutto diverso e non solo quel “Mr. President” con cui ti devi rivolgere a lui. L’importanza che psicologicamente diamo a quel ruolo, è incredibile». Com’è Obama da vicino? «Carismatico, elegante, gentleman e umile» racconta la truccatrice. «Questa almeno è l’idea che mi sono fatta dopo averlo incontrato. Del resto il lavoro del make up artist ti permette entrare in una particolare intimità con le persone a cui ti avvicini fino a pochi centimetri. E per questo richiede discrezione». Infatti le uniche foto che circolano sono quelle inviate alla truccatrice dallo staff della Casa Bianca con tutto il gruppo della Cbs. «La prima volta il presidente mi ha chiesto da dove venissi - racconta ancora Battistella - e io ho risposto nella mia lingua “Sono italiana”, un piccolo vezzo per sottolineare le origini. Obama mi ha sorriso e mi ha detto “Che bel paese l’Italia».

TRA CIPRIA E FONDOTINTA - Come si trucca il primo presidente nero degli Stati Uniti? «Quando si va in televisione il trucco deve soprattutto togliere lo shining, le lucidità. Applico un po’ di fondotinta, qualche tocco di correttore e poi rifinisco con un velo di cipria, mischiando più prodotti per cercare la giusta tonalità della pelle. La testa di ricci rasati, quasi pelata, non necessita invece di alcun ritocco. Al termine mi ha detto grazie, in italiano». Una settimana dopo altra intervista altro ritocco. Questa volta per il programma Face the Nation che va in onda la domenica sempre dallo Studio Ovale della Casa Bianca. «Lui si ricordava di me. Io l’ho salutato: “Buon giorno Mr. President, è un piacere rivederla”. E ho trovato il coraggio di fargli una piccola confidenza “Tutti gli italiani l’adorano”».

LA PREDILETTA DA BIDEN - Marilisa ha incontrato Obama altre volte. L’ultima un anno fa, quando ad accompagnarlo c’era anche la first lady Michelle. «Mi ha dato la mano e mi ha salutata. Una donna che non passa mai inosservata, molto alta come il marito». Ma alla Casa Bianca la truccatrice italiana non ha mai smesso di andare. Prima delle vacanze due volte in una settimana perché nel frattempo è diventata la make up artist prediletta di Joe Biden , vice presidente degli Stati Uniti. «Mi fa chiamare direttamente dalla segretaria», continua Marilisa.

DELUSA DA SPRINGSTEEN - Sono trascorsi solo cinque anni da quando Marilisa Battistella ha lasciato l’Italia e il suo lavoro di assistente alla poltrona di un dentista per provare a diventare make up artist delle star in tv. «Un sogno che mi aveva spinto a frequentare la scuola di estetica a Treviso - spiega -, ma che avevo abbandonato. Sono andata a Washington perché lì avevo un’amica che mi poteva ospitare. I primi tempi lavoravo ancora come assistente in uno studio di chirurgia dentale e di sera frequentavo corsi di trucco. Poi mi sono preparata il curriculum e sono andata a bussare alle porte delle principali emittenti: Cbs, Fox, Bloomberg. Mi hanno chiamata subito come free lance per le fasce orarie serale e nel week end». Così la truccatrice, che oggi guadagna 50 dollari lordi all’ora, si trova improvvisamente a dover rifare il look a personaggi come Robert Patrick, Gary Sinise e Arnold Schwarzenegger. E qualcuno l’ha anche delusa: «Robert De Niro e Bruce Springsteen, i più freddi e distaccati». Nulla a che vedere con Mr. President.

Tratto dal Corriereon line del 18 Agosto 2011.
Maria Teresa Veneziani
(ha collaborato Federica Bandirali)
18 agosto 2011(ultima modifica: 19 agosto 2011 09:34)



mercoledì 10 agosto 2011

Barbara & Pato.....avanti tutta!


SU «VANITY FAIR»
Barbara: con Pato non è un colpo di testa
La figlia del premier parla dell'amore con l'attaccante
E ammette: non ero pronta, ma è successo


MILANO - «Questa relazione non è un colpo di testa». E ancora: «Sono felice. Alexandre è una persona con cui è bello condividere». A Vanity Fair - che le dedica la copertina del numero in edicola da mercoledì 10 agosto - Barbara Berlusconi racconta per la prima volta come è iniziata la love story con l'attaccante del Milan Pato. La figlia del premier Silvio Berlusconi ammette che non era preparata a incontrare un nuovo amore ma che «è successo».

La storia con Pato, infatti, è nata a poca distanza dalla rottura con Giorgio Valaguzza, padre dei figli di Barbara. «Siamo cresciuti insieme, io avevo 16 anni e lui 22 - racconta lei -. Con il passare del tempo ci siamo formati, siamo cambiati nel carattere e nelle aspirazioni. Dopo dieci anni ci siamo ritrovati più maturi, ma distanti».

Tratto dal Corriere on line del 09 agosto 2011

sabato 6 agosto 2011

Vigilessa Fiorentina da guinnes dei primati..........


Vigilessa ubriaca tampona la finanza e la polizia E poi a fare i rilievi arrivano anche i carabinieri.

Una vigilessa ubriaca ha tamponato con l’auto uno scooter con a bordo un militare della Guardia di Finanza, e nello scontro è rimasta danneggiata un’auto in sosta della polizia. Per i rilievi sono stati chiamati i carabinieri, in quanto unica forza dell’ordine non coinvolta.

Firenze - Ci sono tutti gli ingredienti per confezionare una barzelletta, ma non c'è proprio niente da ridere. Una vigilessa ubriaca ha tamponato con l’auto uno scooter con a bordo un militare della Guardia di Finanza, e nello scontro è rimasta danneggiata un’auto in sosta della polizia. È l’incredibile incidente stradale avvenuto ieri sera nella zona di Novoli, a Firenze. Per i rilievi sono stati chiamati i carabinieri, in quanto unica forza dell’ordine non coinvolta. La vigilessa era libera dal servizio. Stava guidando la sua auto con un tasso alcolemico quattro volte superiore al consentito, che è di 0,50 g/l. La donna ha tamponato uno scooter, e il finanziere che lo guidava è stato sbalzato su una vettura della polizia. Alla vigilessa è stata ritirata la patente. Il finanziere, anche lui libero dal servizio, è stato portato in ospedale per accertamenti e poi dimesso.

Tratto da Il Giornale on line del 06 Agosto 2011.

giovedì 4 agosto 2011

Thailandia: AUGURI al nuovo PREMIER...( DONNA)!!!



Thailandia, sorella di Thaksin eletta primo ministro

BANGKOK (Reuters) - Yingluck Shinawatra da oggi è la prima donna premier della Thailandia. E' stata eletta dal Parlamento, a sole 11 settimane dall'ingresso in politica.

La 44enne ex donna d'affari, sorella dell'ex premier Thaksin Shinawatra, ha ottenuto senza problemi la maggioranza dei voti parlamentari per essere eletta alla guida di un Paese segnato dall'instabilità da quando nel 2006 il fratello fu esautorato dall'esercito.

Yingluck dovrà attendere la nomina ufficiale da parte del re Bhumibol Adulyadej, che potrebbe arrivare già stasera.

In pochi giorni Yingluck si è trovata al centro della scena politica, partecipando alle elezioni del 16 maggio come leader del Puea Thai, partito di fatto controllato dal miliardario Thaksin, eletto due volte, che vive a Dubai per evitare una condanna a due anni per corruzione.

Tratto da Reuters.com del 05 Agosto 2011

martedì 2 agosto 2011

Italiani: piu acqua...che vino.........



Italiani spendono venti euro al mese per l'acqua minerale, più che per il vino

Con 19,71 euro mensili per famiglia, l'acquisto dell'acqua minerale è diventato la prima voce di spesa del bilancio familiare per le bevandealle quali vengono destinati complessivamente 41,06 euro tra analcolici ed alcolici. E' quanto emerge da elaborazioni Coldiretti sulla base di dati Istat da cui si evidenzia l'avvenuto sorpasso nei confronti del vino per il quale la spesa media familiare mensile è stimata pari a 12 euro.

La spesa media delle famiglie per l'acquisto di acqua minerale - sottolinea la Coldiretti - varia lungo la penisola da un massimo di 20,34 euro nel Nord a un minimo di 18,75 nel Mezzogiorno.


Parallelamente all'aumento della spesa per la minerale, negli ultimi 30 anni in Italia - sostiene la Coldiretti - si è praticamente dimezzato il consumo procapite di vino che è sceso a circa 40 litri a persona per un totale di circa 20 milioni di ettolitri. Il forte calo nelle quantità di vino acquistate dagli italiani, che ha avuto una accelerazione negli ultimi dieci anni, in cui si è verificato un calo del 20%, è stato accompagnato - conclude la Coldiretti - da un atteggiamento più responsabile di consumo e da una maggiore attenzione alla qualità.

Tratto da adnkronos. com del 02 Agosto 2011.

sabato 30 luglio 2011

In tempi di crisi ecomonica e di posti di lavoro...c'è chi si INVENTA UN NUOVO MESTIERE!!!!Complimenti!!!!



la storia
Il lavoro da favola di Anastasio:
è l'addetto alla tintarella
Un 17enne è pagato per controllare l'abbronzatura delle ospiti di un hotel di lusso di New York


MILANO - Un buffetto sulla spalla o, meglio, un sms. Sono questi i segnali che Harrison Anastasio usa per avvertire le sue "clienti". «Abbronzatura perfetta, è l'ora di voltarsi». Già, perché il 17enne Anastasio fa un lavoro assai singolare. La sua attività principale è quella di bagnino nella piscina sul tetto del James New York Hotel, uno dei più chic hotel della trendissima Soho. Gli tocca quindi distribuire e rimettere in ordine i lettini. Ma, all'occorrenza, il giovanissimo si trasforma in un addetto della tintarella: lo pagano 15 dollari l'ora per segnalare alle bagnanti che desiderano una abbronzatura regolare quando arriva il momento di girarsi per evitare di scottarsi o per non dimenticare angoli nascosti del corpo. È qui che partono il buffetto o l'sms.

RAGAZZO FORTUNATO... - Il Wall Street Journal non ha dubbi. Il 17enne è un ragazzo fortunato che svolge «il miglior lavoro estivo di Nyc: il concierge dell'abbronzatura». Fortuna o no, non si può certo dire che l'attività di Anastasio non sia originale, che non regga il confronto con i rigattieri sul web e con gli organizzatori di feste da ballo a bordo delle limousine stretch.

...E SERISSIMO - Tornando al 17enne, la maggior parte delle bagnanti opta per l'avviso via sms (tecnica meno invasiva del buffetto). Lui invia un messaggino ogni venti o trenta minuti, a seconda del caldo e dell'intensità del sole, con ogni volta lo stesso testo: «giratevi». Contrariamente a quanto gli suggeriscono gli amici, Anastasio è serissimo e non intende approfittare della situazione, ora che possiede il numero dei cellulari di ricche e famose, tra cui star di Hollywood di passaggio a New York. Il giovane non ha mai richiamato nessuno, e non intende cedere i numeri a nessuno, a nessun prezzo. Un solo rammarico: non riceve mai una risposta agli sms, al massimo, le bagnanti gli fanno un pollice in su in segno di apprezzamento.

Tratto dal Corriere della sera on line del 30 Luglio 2011.

TANTISSIMI ( 2.935) i nostri connazionali...nelle patrie galere del mondo....AUGURI A TUTTI!!!!



2.935 italiani in carcere all'estero. Record in Germania
I dati della Farnesina segnalano che nostri concittadini sono detenuti in attesa di giudizio o condannati, in tutto il mondo. Mentre le interrogazioni parlamentari lanciano l'allarme sul mancato rispetto, in alcuni casi, dei loro diritti umani


Duemilanovecentotrentacinque. Tanti sono i cittadini italiani detenuti all’estero. Più di due terzi sono in carcere in attesa di giudizio. Trentuno devono essere estradati in Italia. Gli altri affrontano le difficoltà di un processo in un Paese straniero, magari in una lingua che non conoscono, a migliaia di chilometri da casa.

Il caso di Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni condannati all’ergastolo la scorsa settimana a Varanasi, in India, per l’omicidio dell’amico Francesco Montis, riaccende i fari su una realtà che coinvolge quasi tremila italiani. L’ultima fotografia, è stata scattata dall’annuario statistico del ministero degli Affari esteri, per l’anno 2010.

Emerge così che sono 681 i nostri connazionali condannati all’estero, 2.223 attendono il giudizio, 2.935 in totale sono detenuti. Un terzo di questi, in Germania. Paese che ospita dietro le sbarre ben 1.168 italiani. Seguito, tra gli Stati europei, da Spagna (488), Francia (214), Belgio (195) e Svizzera (79).

E se l’Europa supera di gran lunga gli altri continenti, con ben 2.360 detenuti di nazionalità italiana, l’America non è da meno, avendo arrestato 426 connazionali e già condannato più della metà: 214. Oltreoceano il record lo detiene il Venezuela (76), seguito da Perù (69), Usa (66) e Brasile (64). Mentre tra le carceri di Asia e Oceania, dove ci sono 70 italiani, le più affollate sono quelle australiane (30), seguite dalle indiane (11) e thailandesi (8). Ma ci sono 5 cittadini del nostro Paese anche nei penitenziari della Repubblica popolare cinese.

Infine, 67 italiani sono detenuti tra Mediterraneo e Medio Oriente: 31 in Marocco, 15 negli Emirati Arabi, ma uno anche in Israele, in Siria e pure in Iraq. Mentre per l’Africa sub-sahariana sono in tutto 12, di cui la metà in Sud Africa e Kenia e per il resto uno in Camerun, due in Etiopia, uno in Ghana, uno in Congo e uno in Sudan.

Ma la contabilità da sola non dice tutto. E alcune delle storie che assurgono agli onori della cronaca, testimoniano le difficoltà di misurarsi con la giustizia di un Paese straniero. L’associazione “Prigionieri del silenzio” è nata nel 2008 dai parenti di due uomini sotto processo all'estero: Simone Righi, arrestato in Spagna dopo aver partecipato a una manifestazione animalista, e di Carlo Parlanti, condannato in primo grado a 9 anni in California con l’accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e domestica nei confronti della sua ex convivente, “nonostante – afferma l’associazione – la mancanza di elementi accusatori credibili, l’inattendibilità della presunta vittima e la presentazione di evidenti prove della sua innocenza”. E poi ci sono vicende come quella di Daniele Franceschi, morto in cella a Grasse (Francia), sulle cause del cui decesso la madre chiede chiarezza.

Più in generale, scrive in un’interrogazione parlamentare il senatore di Io Sud Salvo Fleres, “spesso i detenuti italiani all’estero vengono sottoposti a condizioni di vita lesive dei più elementari diritti dell’uomo e sovente non ricevono cure mediche adeguate, né un’appropriata difesa legale”.
“Una delle situazioni peggiori – afferma in un’interrogazione la deputata radicale Rita Bernardini – riguarda i nostri connazionali detenuti in India, Paese che non ha sottoscritto nessun trattato bilaterale con l’Italia” e dove “7.468 detenuti sono morti in carcere tra il 2002 e il 2007 (quattro al giorno)” e sono “inoltre praticate torture diffuse”.

Il tre maggio in risposta a un’altra interrogazione della deputata radicale Elisabetta Zamparutti, il ministero degli Esteri ha fatto sapere che attualmente “i detenuti italiani in India sono 11: cinque per droga, tre per omicidio, uno per immigrazione clandestina e due per altri reati”. “Il ministero, in raccordo con l’Ambasciata a New Delhi e con gli uffici consolari in India – ha sottolineato il sottosegretario Alfredo Mantica – presta particolare attenzione alla situazione dei nostri connazionali detenuti nelle carceri indiane, così come in quelle degli altri Paesi, effettuando visite consolari e garantendo l’assistenza necessaria”.

Tratto dal TG24.SKY.TV.it del 30 Luglio 2011.

martedì 26 luglio 2011

Antonello Venditti: con UNICA, sono 20!


NUOVO DISCO
Venditti: dimentico mia madre
e con «Unica» rivaluto le donne
«Sogno una città dove si possano pregare Dio e Allah». Un anno e mezzo in sala d'incisione, poi la tournée


ROMA - Ecco, dalla voce di Antonello Venditti, i temi che hanno contribuito a creare «Unica», il nuovo album del cantautore romano, il ventesimo, che uscirà il 29 novembre a quattro anni dal precedente «Dalla pelle al cuore». E «Unica» è anche l'operazione legata al disco e al tour nei palasport.
Questi gli ingredienti dell'atteso disco: «Preghiera, speranza, vita, libertà, felicità, passione, musica, poesia, giustizia, canzone, voce, cultura, fede, diversità, unità, Roma, forza, esperienza». Una promettente macedonia. Per aiutare a capire, l'artista ha fatto vedere la copertina (un triangolo con sole che filtra attraverso le nubi), che ha qualcosa di massonico da un lato, ma evoca anche le copertine di certi libri di catechismo. Poi ha fatto ascoltare in anteprima 3 delle 9 canzoni che comporranno l'album, vale a dire «Unica», che sarà anche il singolo di lancio nelle radio dai primi di novembre, «Allora canta» e «Oltre il confine».

LA MADRE - La prima è una canzone sentimentale, su un amore finito («quelli in atto raramente mi ispirano, la mia musa è necessariamente una ex»). Molto vendittesca, ma con l'enfasi rock e le chitarre in salsa Springsteen. In un libro-confessione abbastanza duro, uscito due anni fa, Venditti ha messo a nudo il complesso rapporto con la madre. «Comincio a uscire dall'influenza di questa donna che mi aveva trasmesso una grossa sfiducia nel mondo femminile e sto trovando una nuova lucidità creativa con una netta rivalutazione delle donne». La seconda canzone, «Allora canta», ha un giro armonico geniale e racconta di due amici che si confidano problemi personali: se manca il lavoro non si è più liberi, se non ci sono prospettive anche l'amore ne risente. «Oltre il confine» vagheggia una nuova città ideale composta da nuove persone dove si pregherà Dio e Allah. Il messaggio? «Vorrei che chi sbarca a Lampedusa si sentisse sicuro. Non puoi sbarcare se non c'è una mano che ti prende. Se non ti senti sicuro non vai da nessuna parte».

UN ANNO E MEZZO DI LAVORO - Venditti è in sala da un anno e mezzo col fido produttore Sandro Colombini. Un tempo lunghissimo. «Io ci metto passione. Devo mescolare la creazione del disco col quotidiano fatto di mangiare, dormire, piangere, ridere, fare l'amore. Non mi interessa Facebook dove operano nove falsi Venditti: io vado in giro, sono stato sul tetto della facoltà di architettura, ho conosciuto giovani meravigliosi. Già. I giovani. Vedere i loro sorrisi consola. Sono fantastici. Le loro occupazioni del 2010 ci hanno dimostrato che sono colti, intelligenti e consapevoli. Non sono per niente appiattiti sulle mode. Io porterei l'età del voto a 16 anni».

IL TOUR NEL 2012 - Il tour comincerà dal Palalottomatica di Roma l'8 marzo (compleanno di Venditti). «Unica» verrà venduto anche con una procedura di prenotazione con un pacchetto che comprende: disco edizione deluxe (in anticipo rispetto ai negozi), biglietto per un posto nel primo settore allo stadio, posteggio, accoglienza dedicata, cartolina autografata di Venditti e libero accesso alle prove.

Tratto dal Corrire della sera on line del 26 Luglio 2011

venerdì 22 luglio 2011

AUGURI di pronta guarigione al BLASCO!!!!!


Nella clinica privata sui colli
Vasco ricoverato a Villalba
«È dolorante, ma sta bene»
L'amico Gianni Gitti ha fatto visita al rocker, ricoverato da lunedì pomeriggio: «È importante fare tutto gli esami». Arrivata anche la compagna Laura Schmidt


BOLOGNA - «Vasco è dolorante ma l'ho visto bene». Parla Gianni Gitti, amico storico del rocker di Zocca, che stamattina gli ha già fatto visita a Villalba, la clinica privata sui colli di Bologna dove il Blasco è ricoverato da lunedì pomeriggio. Attorno alle 11,20 è arrivata anche la storica compagna, Laura Schmidt, che ha dribblato i giornalisti con aria seccata: entrata dalla porta, è andata dritta in ascensore, per raggiungere la camera di Vasco che si trova in un'ala riservata della struttura. E verso mezzogiorno si fa vedere anche il primo fan: si chiama Christian e ha un tatuaggio del Blasco su una gamba.

I DOLORI - Sullo stato di salute di Vasco, è riserbo assoluto. Ieri la sua portavoce, Tania Sachs, ha smentito le voci più allarmanti (che parlavano addirittura di coma farmacologico) e ha parlato di «controlli radiologici» per capire a cosa siano dovuti i dolori che da qualche settimana perseguitano Vasco. Si è parlato di una sospetta frattura a una costola. Il rocker, però, è a Villalba già da qualche giorno. «È importante fare tutti gli esami», dice anche l'amico Gitti. Che comunque tranquillizza: «Vasco è dolorante ma l'ho visto bene».

NELLA CLINICA - Fuori dalla clinica, intanto, è già pieno di giornalisti. E proprio stamattina a Villalba è arrivato anche Maurizio Cevenini, a bordo della sua nuova macchina elettrica, «per fare alcuni controlli», ha detto. Anche lui, consigliere regionale e comunale recordman di preferenze (oltre che di matrimoni celebrati), fu ricoverato nella stessa clinica, nell'ottobre scorso, in seguito a un'ischemia transitoria: fu dopo quell'episodio che il «Cev», allora candidato a sindaco di Bologna per il Pd, decise - non senza commozione - di rinunciare alla corsa.

FAN - Arriva anche il primo fan. Christian ha addirittura un tatuaggio del Blasco su una gamba: «È da trent'anni - dice - che cerco di farmi una foto con lui e non ci sono mai riuscito». Ci ritenta ora, fuori da Villalba. Stare davanti alla clinica, poi, glo fa stare più tranquillo: «Ero preoccupatissimo - racconta - anche se è da vent'anni che si dice Vasco sta male e invece è sempre qui».

Pierpaolo Velonà

Tratto dal Corriere della sera on line del 22 Luglio 2011.

mercoledì 20 luglio 2011

Nozze gay a New York: sorteggio a mezzo lotteria.....ma siamo in America o sulla Luna??????


NEW YORK - dal 24 si potranno celebrare le unioni omosessuali
Prima domenica per le nozze omosex:
chi si sposa sarà deciso tramite lotteria
Lunga la lista d'attesa (2600 richieste), solo le coppie vincitrici avranno il diritto di celebrare il matrimonio


MILANO - Una lotteria per scegliere chi saranno i primi gay a sposarsi nella Grande Mela. Il mese scorso lo Stato di New York ha legalizzato i matrimoni omosessuali e domenica prossima sarà il primo giorno in cui si potranno celebrare le unioni gay. Per evitare confusioni e ritardi e per far fronte alle numerosissime richieste di matrimonio arrivate in Comune, Michael Bloomberg, sindaco della città che non dorme mai, ha trovato un singolare ed efficace espediente: chi vuole salire all'altare il prossimo 24 luglio dovrà partecipare a un sorteggio e solo le coppie vincitrici avranno il diritto di sposarsi nei cinque distretti di New York.

NESSUNA DISCRIMINAZIONE - La scelta di porre un tetto ai matrimoni è apparsa necessaria. Per domenica prossima sono state presentate oltre 2600 richieste di nozze (ben 1728 sono state redatte da coppie gay) e probabilmente se si fossero celebrate tutte le unioni si sarebbero create lunghe attese e insopportabili ritardi. I funzionari comunali giurano che non vi saranno discriminazioni. Al sorteggio parteciperanno sia le coppie etero sia quelle omosessuali e tutti i futuri sposi potranno iscriversi alla lotteria su Internet entro giovedì. Alla fine saranno 764 le coppie vincitrici che saranno avvertite per telefono due giorni prima delle nozze. Le coppie sfortunate potranno ritentare la sorte la settimana successiva quando gli uffici dei funzionari comunali rimarranno aperti in via straordinaria per due ore ogni giorno in modo da poter celebrare nuovi matrimoni.

SCONTENTI - «L'ultima cosa che vogliamo è che ci siano coppie che aspettino ore e ore - ha dichiarato il sindaco Bloomberg al New York Times - Non vogliamo rovinare il giorno più bello della loro vita». Secondo i calcoli dei funzionari comunali domenica prossima almeno 400 coppie si sposeranno nel distretto di Manhattan, 112 in quelli di Brooklyn e del Queens, 98 nel Bronx e 42 a Staten Island. L'idea della lotteria ha diviso i newyorkesi. C'è chi è d'accordo con il sindaco Bloomberg e definisce il sorteggio «il modo più giusto per evitare confusione e attese», tuttavia non mancano gli scontenti. Tra questi la quarantanovenne Maria Romagnuolo che domenica dovrebbe unirsi in matrimonio con Wendy Bloom-Romagnuolo, sua partner da ben 21 anni. Maria dichiara al Nyt che «la lotteria è una sciocchezza» e che per evitare disagi basterebbe far lavorare i funzionari pubblici tutta la giornata: «Lo devi fare - dichiara con fermezza la quarantanovenne - Abbiamo già aspettato abbastanza. Adesso tocca a noi essere felici».

Francesco Tortora

Tratto dal Corriere on line del 20 Luglio 2011.

venerdì 15 luglio 2011

Juve 2011 - 2012 : che inzio di mmmerda!!!!!!!!!!!!!!! VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!



Juve, follia ultrà in ritiro: un accoltellato.

A Bardonecchia sono entrate in contatto due gruppi di ultrà della Juventus, una trentina di persone in tutto. Tra brevi scontri e lancio di fumogeni, anche un ferito subito trasportato in ospedale. La situazione ora si è normalizzata.

Un giovane ferito a coltellate è il bilancio degli scontri avvenuti tra due gruppi di ultra' della Juventus di fronte al 'Summer Village' di Bardonecchia che ospita la squadra bianconera in ritiro. In tutto si sono affrontati una trentina di ultrà a volto coperto.

Durante i brevi scontri si è verificato anche il lancio di fumogeni da parte di una delle fazioni ed e' partita anche qualche bottiglia. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero venuti a contatto due gruppi di diversa denominazione: fulmineo il parapiglia e la fuga di alcuni elementi. E proprio in questo momento che è stato accoltellato il tifoso, subito trasportato in ospedale con un'ambulanza.

Dopo il pronto intervento di polizia e carabinieri, tutto e' tornato tranquillo in pochi minuti, ma nella confusione è stata urtata e fatta cadere una donna con passeggino, senza pero' conseguenze.

Tratto da sport.Sky.it del 15 Luglio 2011.

giovedì 14 luglio 2011

Aereo della famiglia reale Thai sottosequestro per i debiti: ogni mondo è paese......


SEVERITA' germanica
La Thailandia non paga un debito
Sequestrato l'aereo del principe
Trenta milioni reclamati da una ditta tedesca


MILANO - Il principe thailandese resta a terra: Maha Vajiralongkorn, 58 anni, erede naturale e unico figlio di re Bhumibol Adulyadej - il regnante più longevo del pianeta - non può risalire a bordo del suo Boeing 737 e ripartire alla volta di Bangkok. All’aeroporto di Monaco di Baviera l’ufficiale giudiziario ha infatti pignorato l’apparecchio della Royal Thai Air Force su cui vola l’eccentrico sovrano a causa di un debito non saldato oltre vent’anni fa.

SIGILLI AL BOEING DEL PRINCIPE - Le autorità tedesche hanno spiegato che il governo thailandese si è rifiutato di pagare un debito di 30 milioni di euro a una ditta di costruzioni della Germania, il gruppo Walter Bau, nel frattempo insolvente. L'apposizione dei sigilli sull’apparecchio del principe rappresenta l'ultima ratio, ha sottolineato al Financial Times Deutschland Werner Schneider, il curatore fallimentare della società tedesca. Il Boeing 737 si trova fermo da martedì su una pista dello scalo bavarese. «Siamo molto preoccupati per quanto è accaduto», ha detto Thani Thingphakdi, portavoce del ministero degli Esteri di Bangkok. «Ci deve essere stato un malinteso - ha continuato Thingphakdi - le autorità ritengono che l'aereo sia di proprietà del governo thailandese, ma in realtà appartiene a sua altezza reale il principe ereditario. Ci auguriamo che la questione possa essere risolta nel più breve tempo possibile».

IL CONTO NON PAGATO - La società per azioni Walter Bau AG è stata una delle più grandi imprese edili tedesche con circa 10.000 dipendenti. Una storia centenaria che si è conclusa nel 2005, anno nel quale è stato dichiarato lo stato di insolvenza. Nel anni ‘90 Walter Bau aveva creato una joint venture con lo Stato thailandese per la costruzione di un’ autostrada tra la capitale e l’aeroporto Don Muang. Tuttavia, durante l’esecuzione dei lavori del «Tollway Project» erano sorte controversie sull’ammontare del pedaggio. Per Walter Bau erano stati violati palesemente i contratti precedentemente firmati. Nel 2009, infine, un tribunale internazionale a Ginevra aveva fissato in circa 30 milioni di euro l’ammontare della compensazione a favore della società tedesca. Il governo tailandese si è sempre rifiutato di pagare.

IMPOPOLARE E STRAVAGANTE - Maha Vajiralongkorn è una delle figure meno amate in tutta la Tailandia ed è considerato tra i piú eccentrici nel Paese. In passato è salito agli onori delle cronache per aver concesso un rango speciale al suo barboncino Fu Fu che, talvolta, siede a tavola tra gli invitati durante i galà di palazzo. Il principe ereditario ha trascorso almeno sette degli ultimi dodici mesi in un hotel di lusso a Monaco di Baviera. Viaggia con un seguito di 40 fra dignitari, amici e servitori. Il più delle volte è lo stesso principe che si mette ai comandi del Boeing 737-400, un velivolo con almeno 16 anni di servizio. Recentemente è volato a Dresda per fare visita ad uno stabilimento per la produzione di porcellane.

Elmar Burchia

Tratto dal Corriere on line del 14 Luglio 2011

lunedì 4 luglio 2011

SAHD ossia stay at home dad: parliamone......



La donna più potente della City
ha 9 figli ed è moglie di un SAHD
(stay at home dad)


Tags: amministratore delegato, carriera, conciliazione lavoro tempo libero, divisione dei compiti, madri, padri, quote, ruoli, uomini casalinghi

La donna di successo che è anche madre ha bisogno di un marito casalingo; un compagno che si occupi dei figli, che mandi avanti la casa, che abbia sotto controllo i compiti così come le lezioni di karaté e di pianoforte. La tesi arriva da un’esperta: Helena Morrissey, amministratore delegato del gruppo d’investimento Newton. Quella che è considerata la donna più potente della City gestisce un fondo di circa 50 miliardi di sterline e 400 dipendenti. Ogni sera alle 18.00 stacca e corre a casa dai nove figli.

”L’idea che una donna possa avere una famiglia, un gruppo di amici e allo stesso tempo un lavoro duro e impegnativo quando anche il marito lavora a tempo pieno è, se non impossibile, poco realistica’’, ha sottolineato Morrissey al Sunday Times.
”Qualcosa alla fine cede. Abbiamo bisogno di un nuovo modo di pensare e di vedere le cose. Forse al momento c’è un po’ di negatività attorno alla figura di un uomo che lascia il lavoro per occuparsi dei figli, ma sicuramente aiuterebbe a spianare la strada per le donne’’.

La sua strada è libera dai tempi in cui aspettava il quarto figlio. Il marito Richard, allora, faceva il giornalista. Insieme hanno deciso che sarebbe stato lui a rinunciare al lavoro e a rimanere a casa.

”E’ una parte importante dell’equazione’’, ha precisato Morrissey. ”E’ difficile per due genitori che lavorano a tempo pieno tirare su figli felici ed equilibrati’’.

Il signor Morrissey, oltre che a fare il casalingo (con tata, chiaramente), nell’arco degli anni ha messo la laurea in legge presa all’università di Cambridge nel cassetto e studiato filosofia buddhista, adesso fa lezioni di meditazione. I bambini? Hanno dai due ai 19 anni, il più grande è in collegio (a Eton), l’anno prossimo andrà all’università.

Nel mondo anglosassone la figura del marito casalingo – house husband, or SAHD, stay at home dad – è sempre più comune. Sarebbero oltre 200.000 gli uomini con figli che, per scelta o circostanze, sono a casa a a rifare i letti, a preparare la cena e prendersi cura della famiglia. L’incidenza sale nell’ambiente della finanza e del business. A un summit di donne di successo organizzato l’anno scorso dalla rivista Fortune un terzo delle partecipanti aveva un marito a casa. Per Lucy Kellaway, editorialista del Financial Times, si tratta di un fenomeno accertato.

”Se la donna di successo oggi non arriva ai massimi livelli – ha scritto – è perché viene ostacolata non sul lavoro quanto a casa: vuol dire che ha sposato un uomo che mette la sua carriera prima di quella della moglie’’.
Kellaway ha scavato nel menage privato delle 50 donne di maggior successo al mondo e trovato dati interessanti. Quasi tutte hanno figli, ma nessuna sembra aver sposato un uomo alpha, ovvero professionalmente aggressivo e ambizioso.

”Indra Nooyi, amministratore delegato di Pepsi, ha un marito che si è messo in proprio per seguire la moglie e prendersi cura dei figli, idem Irene Rosenfeld, alla guida di Kraft, idem Ursula Burns, di Xerox’’.

Per Morrissey la questione dell’equilibrio familiare e della divisione delle mansioni domestiche è particolarmente importante: il suo nuovo obiettivo, infatti, tocca tutte le donne professioniste.

L’anno scorso ha fondato il 30% Club, un gruppo che mira, entro il 2015, a portare più donne nel consiglio d’amministrazione delle maggiori aziende del Regno Unito. Oggi solo il 12.5% dei dirigenti sono donne. In quattro anni Morrissey vuole portare il totale al 30%.

”Come mai sono così poche le donne ai vertici?”, si è chiesta. ”Per tutto l’iter accademico hanno gli stessi voti degli uomini, cosa succede dopo, non posso credere che si perdano a 30 anni. Abbiamo la tecnologia per permettere alla gente di lavorare da casa e part-time. Tutte le ricerche realizzate in questo campo traggono le stesse onclusioni: le società che si avvalgono delle donne ottengono risultati migliori’’.

Tratto dal Corriere della sera on line del 04 Luglio 2011.

domenica 3 luglio 2011

Elezioni fatte in Thailandia: vince l'opposizione!!!AUGURI di BUON governo!!!!!



Alle urne 47 milioni di persone. Il partito anti-governativo era dato per favorito
Thailandia, il ritorno dei Shinawatra
Yingluck, sorella dell'ex primo ministro deposto da un colpo di Stato, vince alla guida dell'opposizione


MILANO - Sono 47 milioni i tailandesi chiamati oggi alle urne per le elezioni legislative che vedono di fronte il Partito Democratico del premier Abhisit Vejjajiva e il Puea Thai diretto da Yingluck Shinawatra, sorella dell'ex primo ministro Thaksin Shinawatra, rovesciato nel 2006 da un golpe militare. Le urne si sono aperte alle 8 del mattino ora locale, le 3 di questa notte in Italia, e si sono chiuse attorno alle 15 (le 10 in Italia).

GLI EXIT POLL - I primi exit poll in Thailandia attribuiscono un enorme vantaggio al partito di opposizione Puea Thai e della sua candidata Yingluck Shinawatra, sorella dell'ex premier Thaksin. Al Puea Thai vengono attribuiti tra i 290 e i 320 seggi su 500, mentre i Democratici del premier Abhisit Vejjajiva si fermerebbero tra i 130 e i 150 seggi. Se la situazione fosse confermata anche dai dati reali, il Puea avrebbe conquistato la maggioranza assoluta dei seggi

IL CASO THAKSIN - Proprio la figura di Thaksin è stata il tema dominante della campagna elettorale: l'elite vicina alla monarchia - che lo ritiene una minaccia per la corona e che sostiene apertamente Vejjajiva - non intende permetterne il ritorno in patria, mentre il Puea ha in mente un'amnistia che consenta all'ex magnate delle telecomunicazioni di poter rientrare in prima persona sulla scena politica. Thaksin è stato infatti condannato a due anni di carcere per reati finanziari, mentre la metà del suo patrimonio è stato sequestrato; inoltre, è accusato di terrorismo per il suo sostegno alle rivolte scoppiate nella primavera del 2010, costate la vita ad almeno 90 persone.

LE INCOGNITE - Tuttavia, secondo gli analisti, è difficile che il Puea possa assumere il potere e soprattutto mantenerlo, in un paese che dal 1932 a oggi ha conosciuto 18 colpi di Stato più o meno riusciti e in cui il comandante delle forze armate ha invitato gli elettori a votare per le «persone giuste», ovvero il partito di governo. Ma la maggioranza schiacciante che gli exit poll attribuiscono allo schieramento della Shinawatra potrebbe ora far decadere questo scenario pessimistico.

Tratto dal Corriere della Sera on line 03 Luglio 2011.

domenica 26 giugno 2011

AUGURI Mara!



LE NOZZE DEL MINISTRO
La Carfagna dice sì, testimone Berlusconi
Mezzo governo al matrimonio blindato


ROMA - E' arrivato puntuale Silvio Berlusconi al castello di Torreinpietra, dove era atteso alle 18.30 per il matrimonio tra il ministro Mara Carfagna e Marco Mezzaroma, fidanzati da 4 anni fa a Capri. La cerimonia nella piccola cappella del castello, addobbata di rose bianche all'esterno e all'interno, è stata officiata da padre Alfonso Santoriello, padre spirituale del ministro. Il ministro delle pari opportunità è stata accompagnata all'altare dal padre, ha detto sì poco dopo le 19. Radiosa e emozionata, come tradizione vuole. Nel castello a 30 chilometri dalla capitale il via vai degli invitati, era già cominciato dal pomeriggio in un clima di meticoloso controllo da parte del servizio di accoglienza e sicurezza che presidia il perimetro dell'antico borgo e distribuisce le auto degli invitati nei vari parcheggi che circondano l'antico complesso rurale. Di fronte ai vari accessi stazionano auto e blindati della polizia e dei carabinieri. Matrimonio inaccessibile, dunque, interdetto alla stampa, ai fotografi e ai cineoperatori delle varie tv che si devono accontentare delle immagini degli arrivi.

250 INVITATI - Alla cerimonia sono state invitate circa 250 persone e tra queste, oltre al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, testimone alla sposa, molti ministri e parlamentari del Pdl oltre, naturalmente, agli amici e ai parenti degli sposi. Come testimoni di nozze il ministro ha scelto, oltre al presidente del Consiglio, il fratello Gianrocco, mentre per lo sposo ci sono Gianluca Pizzulli e Giuseppe De Mita, figlio del leader Dc Ciriaco e amico di infanzia del costruttore romano. Tra gli ospiti, molti politici e ministri: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, Franco Frattini, Giorgia Meloni, Mariastella Gelmini, Michela Vittoria Brambilla, Raffaele Fitto e Maurizio Sacconi. Al matrimonio non mancheranno la deputata pidiellina Melania Rizzoli con il marito Angelo e la parlamentare bolzanina Michela Biancofiore, tra le amiche più intime della giovane ministra. Mezzora di ritardo per la collega Stefania Prestigiacomo. Non c'era, com'è noto, Alessandra Mussolini.

L'ABITO DELLA SPOSA - L'abito nuziale della sposa è stato disegnato da Pinella Passaro, sarta salernitana che disegnò il vestito per il matrimonio della madre. È un abito bianco in pregiato mikado in seta con un lunghissimo velo di tulle in seta ricamato lungo i bordi, con un pizzo di Bruges, fatto arrivare appositamente dal Belgio. Abbondante, ma non troppo, lo strascico di circa un metro e mezzo. Il vestito, che lascia spalle e parte della schiena scoperte, è adornato con un lungo velo trasparente di tre metri appoggiato sul capo e dal classico buquet di roselline bianche. Total blu, invece, per lo sposo e i testimoni. Abito lungo color porpora per la Gelmini, mentre la Meloni ha scelto per l'occasione un vestito corto color turchese.

IL BANCHETTO - Dopo la cerimonia, le foto con gli invitati per Mara Carfagna e Marco Mezzaroma. Prima della cena, l'aperitivo nel giardino del castello fortificato, nel cuore della campagna romana. Poi il banchetto nuziale con il premier Silvio Berlusconi allo stesso tavolo degli sposi.

Tratto dal Corriere della Sera on line
25 giugno 2011

giovedì 23 giugno 2011

Il Grande Calcio...si rimette in movimento...


Ritiri estivi, la Serie A sceglie il "Made in Italy"

I club nostrani hanno programmato date e luoghi per svolgere la preparazione estiva: a parte il Genoa, che andrà in Austria, le altre rimarranno in Italia. Il Trentino la meta più scelta: ospiterà Inter, Roma, Napoli, Palermo, Parma, Bologna e Siena


Il mercato non è ancora aperto ufficialmente, le rose dei club di A sono lontane dal loro completamento, ma i ritiri sono già definiti e programmati. Le squadre italiane di Serie A, hanno scelto il "made in Italy" per la preparazione estiva dei loro calciatori. Soltanto il Genoa andrà all'estero, in Austria, le altre squadre del massimo campionato rimarranno in Italia: ben sette si raduneranno in Trentino. Primo a partire sarà il Palermo del patron Maurizio Zamparini che dal 3 luglio sarà a Malles Venosta in provincia di Bolzano a circa 1000 metri. Toccherà poi a Catania e Lazio. I rossazzurri di Vincenzo Montella non lasceranno la Sicilia e cominceranno la preparazione il 7 luglio, stesso giorno in cui la Lazio partirà per Auronzo di Cadore in provincia di Belluno. L'8 luglio invece sarà la volta di Juventus e Inter. I bianconeri raggiungeranno la vicina Bardonecchia, mentre i nerazzurri, al momento ancora senza allenatore, arriveranno a Pinzolo in provincia di Trento. Il Bologna sarà l'ultima squadra ad iniziare il suo ritiro, in programma ad Andalo (Trento) dal 18 luglio.

Il Trentino la meta più scelta: ospiterà ben 7 squadre tra le province di Trento e Bolzano. Oltre a Inter, Bologna e Palermo infatti si troveranno in zona anche il Siena (Ridanna -Bolzano- dall'11 al 26 luglio), la Roma (Riscone Di Brunico - Bolzano- dal 15 al 26 luglio), il Parma (Levico Terme - Trento- dall'11 al 29 luglio) e il Napoli (Dimaro - Trento - dal 16 al 30 luglio). Come detto, solo un club andrà a faticare all'estero, il Genoa, che affronterà la preparazione in Austria a Neustift. Oltre al Catania non si muoverà neanche il Cagliari così come il Milan che ha scelto Milanello come sede del ritiro. Atalanta e Udinese resteranno nelle province di appartenenza e saranno rispettivamente ad Arta Terme e Rovetta. Anche il Cesena non si allontanerà troppo da casa: sarà ad Acquapartita (frazione di Bagno di Romagna - Forlì-Cesena) dall'11 luglio al 7 agosto, come anche il Chievo (San Zeno di Montagna - Verona - dal 14 al 30 luglio). Il neo promosso Novara andrà ad Acqui Terme - Alessandria - dal 18 al 31 luglio e poi a Chatillon - Aosta - dal 3 al 7 agosto. Tarvisio, in provincia di Udine, ospiterà la preparazione del Lecce, mentre la Fiorentina sarà a Cortina dal 14 al 29 luglio.

Tratto da Sky.it del 23 06 2011.

martedì 14 giugno 2011

Barbara& Pato: from Brasil...



In attesa che inizi la Coppa America (2 luglio), Pato è in vacanza a Rio de Janeiro.

Che sta facendo conoscere a Barbara Berlusconi. Eccoli nel quartiere di Santa Teresa (da folha.uol.com.br)

Tratto dal Corriere della Sera on Line del 14 Giugno 2011.

domenica 5 giugno 2011

MPS Basket : siamo ( per la sesta consecutiva) in finale!


BASKET
Troppa Siena per Treviso, finisce 3-0
La Montepaschi chiude la serie con la Benetton: è finale


MILANO - La Montepaschi Siena è la prima finalista dei playoff scudetto di basket maschile. I campioni d'Italia in carica, infatti, hanno espugnato il parquet della Benetton Treviso, battuta 68-56 in gara 3 di semifinale, chiudendo la serie sul 3-0. I biancoverdi di Jasmin Repesa hanno provato a tenere aperta la serie, conducendo il match fino al termine del primo tempo (31-29), ma al rientro in campo i toscani hanno preso in mano il match portandolo in porto. Nelle file dell'Mps, 17 punti per Calebb, 15 per Lavrinovic. Tra i trevigiani, 15 per Smith.

CANTÙ O MILANO? - Gli scudettati attendono ora di conoscere l'avversaria che uscirà dall'altra semifinale tra Milano e Cantù. La Bennet di coach Trinchieri è in vantaggio 2-1 sull'Armani Jeans di Dan Peterson che domenica sera, davanti al proprio pubblico, proverà ad allungare la serie. (Fonte: Italpress)

Tratto dal Corriere on line del 05 Giugno 2011

sabato 4 giugno 2011

Diego Maradona: EL PIBE de ORO non si smentisce mai....


Diego Armando Maradona ha tenuto un'infuocata conferenza stampa a Dubai per annunciare il contratto di due anni che lo legherà all'Al Wasl Club.

Maradona ha detto che la corruzione e lo scandalo scommesse che ha colpito la Fifa è destinato a continuare fino a quando l'istituzione sarà governata da «dinosauri», e ha attaccato la rielezione del presidente Sepp Blatter, che a suo dire «non ha mai preso a calci un pallone» (Epa).

Tratto dal Corriere della Sera on line del 04 Giugno 2011.

martedì 31 maggio 2011

Porto Empedocle...o SOFIA?????...complimenti al Sindaco che ha messo tutti d'accordo....


Amministrative 2011

Siamo a Porto Empedocle, ma sembra di stare a Sofia. Perché il 93,31 per cento dei voti raccolti da Calogero Firetto, Udc, è un vero e proprio record. Una percentuale bulgara, appunto. Un'elezione il cui esito era comunque scontato ancor prima di chiudere i seggi: dietro Firetto c'era una sorta di 'Grande Coalizione', dal Pd, a Fli, dall'Mpa all'Udc e pure Forza del Sud di Micciché. Il Pdl, svuotato dal "cannibalismo" degli alleati siciliani non ha neanche presentato una sua lista. In più per il primo cittadino della “Vigata montalbiana” c'era l'esplicito endorsement di Andrea Camilleri, il celebre scrittore nato a Porto Empedocle (e che qui, praticamente, ha ambientato tutti i suoi romanzi) che non ha mai nascosto la sua simpatia per Calogero Firetto (il quale lo voleva pure indicare come assessore, anche se il papà del commissario Montalbano ha respinto l'offerta). L'avversario era Paolo Ferrara, dell'Idv, che era già stato sindaco una decina di anni fa e che ora con i suoi 700 voti raccolti su 12 mila (appena il 6,69%) dice: "Ho garantito la democrazia in questo paese".

Ma il 93,3 per cento ha sorpreso pure lo stesso Firetto che aveva la certezza della conferma ma non certo con questo risultato: "Ci aspettavamo che piovesse, ma non certo che diluviasse in questo modo". Una festa, la sua, preparata da tempo e che ha vissuto attaccato al telefono perché la compagna sta per dare alla luce un bimbo. Il dato politico per Calogero Firetto è comunque chiaro: "Questo dato ci fa capire che il modello della città che abbiamo portato avanti nella precedente amministrazione ha vinto, che la nostra idea di cambiamento ha trionfato". Naturalmente la sua partita è stata giocata - e stravinta - sul mega progetto del rigassificatore che dovrebbe sorgere nei pressi del porto di Porto Empedocle. Iniziativa che, in un paese come questo svuotato dall'emigrazione giovanile, sembra avere dato una scossa e la possibilità di vedere un po' di rosa nel futuro.

Tratto da Skytg24.it del 31 Maggio 2011.

domenica 29 maggio 2011

Barca Solare:...si va bene...ma l'ormeggio in porto?????



Uno yacht «solare» -

Ecco Planet Solar, lo yacht a pannelli solari che arriverà a Brisbane in Australia dopo aver attraversato l'oceano. Sarà la prima imbarcazione alimentata con i raggi solari a circumnavigare il pianeta. I suoi 537 metri quadrati di pannelli gli possono far raggiungere la velocità di circa 13 nodi.

Tratto dal Corriere.it del 29 MAggio 2011.

giovedì 26 maggio 2011

WEB....attenzione a farsi prendere "la mano"......


Perché il web ha rivoluzionato le nostre abitudini quotidiane
Connessi col mondo isolati in famiglia
Tutti insieme in salotto, ma senza parlare: ognuno ha mail e sms da mandare o chat da seguire.


Un salotto. un sofà. una famiglia. La tv rigorosamente off, 4 monitor (pardon: tablet) accesi. È la fotografia delle nuove famiglie contemporanee che trascorrono il dopo cena, più o meno fino alla mezzanotte, sempre più “connesse” fuori casa, ma del tutto “disconnesse” al loro interno.

I nuovi nuclei individuali dell’era 3.0, visto che il web 2.0 sembra già preistoria, non hanno più nulla a che vedere con il vecchio focolare domestico, dove ci si rifugiava dopo una giornata piena di tensioni sul lavoro o di brutti voti presi a scuola. Sono passati i tempi in cui la sera si stava insieme e si commentavano le notizie dei tg, tenendo magari compagnia alla nonna sulla sedia a dondolo, tra una telefonata di un parente lontano e le discussioni in casa su chi dovesse lavare i piatti o sparecchiare. Il giorno dopo ci si svegliava quasi certamente con una marcia in più. Oggi tutto questo è out. Ognuno ha il proprio device. Si sta tutti e 4 insieme sul sofà, ma si è emotivamente soli. Nella stessa stanza, ma in mondi obliqui e paralleli. Ognuno perso nel cyberspazio del proprio laptop. Liquido e sfuggente, come direbbe il filosofo polacco Zygmunt Bauman. Secondo il New York Times, nell’era del wifi la famiglia 3.0 si delinea sempre più drammaticamente così: il figlio di 8 anni spaparanzato in poltrona incollato a giocare, con la tavoletta tascabile sulle ginocchia, a Mario Kart wii; accanto la sorella, poco più grande, che consulta in modo convulso love calculator, per calcolare la corrispondenza amorosa, sul touchscreen dell’iPhone rosa, rivestito di brillantini. Nell’angolo, il padre attento a scommettere su giochi e partite on line su quello che fino a qualche anno fa era il pc di casa, mentre la madre chatta su Facebook con le amiche d’infanzia, scambiandosi ricette e commentando con il pollice all’insù del “mi piace” foto e siti improbabili. Un tempo si dialogava e si era presenti nella sfera dell’altro e dei figli. Oggi la distanza si è accentuata. Si vive in mondi talmente distanti tra loro, che hanno smesso di relazionarsi, mandando la società in tilt.

La comunicazione multiscreen cambia la nostra sfera domestica, tagliano corto i sociologi. La cultura digitale rivoluziona il nostro agire quotidiano. Il marito preferisce comunicare con la moglie seduta a un metro di distanza con una mail. Lei replica felice e soddisfatta, indaffarata a stare dietro a tutte le schermate aperte, come quelle della lista della spesa open (sostituisce la vecchia lavagnetta con il pennarello) che ogni familiare può consultare in tempo reale, aggiungendo quello di cui ha bisogno: dal bagno schiuma per la palestra, al latte, al quaderno a righe, fino alle sigarette per il papà. E mentre con la mano destra si chatta, con la sinistra si riesce anche a consultare il BlackBerry ogni 5 minuti. Non si sa mai. Il cugino lontano sta per prender parte ad un nuovo flash mob all’Università, mentre il figlio potrebbe aver aggiunto un nuovo post sul suo blog.

Un popolo di scimmie, ci ha definito il Premio Nobel per la letteratura, Mario Vargas Llosa: «internet ha messo in soffitta la grammatica, l’ha liquidata, per cui si vive in una specie di barbarie sintattica. Se scrivi in quel modo è perché parli in quel modo. Se parli così è perché pensi così, e se pensi così è perché pensi come una scimmia». Come dire, più ci si evolve in questa visione post-orwelliana e più la nostra mente regredisce all’età della pietra. Sarà poi così? In fondo i personal media in questi ultimi mesi hanno permesso anche battaglie democratiche importanti. È possibile che non ci sia proprio nulla da salvare? Per Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università La Sapienza di Roma «la connessione non deve essere un pretesto per isolarsi. Quando in famiglia non si va d’accordo, la tavoletta diventa una scusa per non affrontare la realtà. L’ideale sarebbe avere una sola tecnologia con tutti i parenti intorno, con mamma e papà che insegnano ai figli come usarla, aggiornando in primo luogo se stessi». In una società convergente come questa, il ruolo e la responsabilità dei genitori sono aumentati rispetto al passato, quando l’ambiente esterno condivideva i valori e li sosteneva nelle loro scelte educative. Oggi c’è bisogno di una guida. Alla base di questi nuovi modelli cognitivi, c’è una collettività di interessi che cresce a dismisura ogni giorno. Le persone si “autoconfigurano” continuamente, nonostante siano soggette a stress tecnologico, senza esser più in grado di dire dei sani no. Per Roberto Grandi - professore di Sociologia dei Processi Culturali all’Università di Bologna - «i rapporti interpersonali sono in concorrenza con quelli virtuali, ma lo spazio virtuale non sostituisce gli spazi fisici».

Concorda l’esperto di tecnologia Carlo Infante: «Una tecnologia è desiderabile perché rimbalza indietro come una palla. Tutti i sistemi touchscreen inducono una corrispondenza, un elemento di contagio che ha a che vedere con il nostro desiderio». Ma le tecnologie alla fine non sono altro che elettrodomestici. E se ce l’ha fatta Bin Laden a vivere cosi tanto a lungo senza wireless, perché non dovremmo farcela noi alle prese dopo tutto con un tran tran di vita quotidiana, lo stesso da decenni? Ai tablet, per fortuna, c’è ancora chi continua a preferire le scene di vita domestica, come quelle dipinte da Vermeer.

Tratto dal Corriere della sera on line
Barbara Millucci
26 maggio 2011

mercoledì 25 maggio 2011

Juve 2011/2012: benvenuto e GRAZIE ANDREA di averci scelto!


IL MERCATO BIANCONERO

Pirlo: «Ho scelto la Juve perché
abbiamo lo stesso obiettivo: vincere»

Il centrocampista ex Milan presentato oggi a Vinovo. Ziegler è vicino ala firma, Aquilani al riscatto.

Tratto dal Corriere della Sera on line 25 Maggio 2011.

sabato 21 maggio 2011

...UN ALTRO PICCOLO ANGELO LUSSU' IN CIELO........



Il padre l'aveva lasciata a teramo sola in macchina per 5 ore
E' morta la bimba dimenticata in auto
La piccola Elena non ce l'ha fatta. I medici hanno constatato la morte cerebrale della bambina di 22 mesi


MILANO - La piccola Elena non ce l'ha fatta. I medici hanno constatato la morte cerebrale della piccola di 22 mesi, dimenticata dal padre nell'auto per oltre 5 ore, lo scorso 18 maggio a Teramo. Poco dopo è stato autorizzato il distacco delle macchine che tenevano in vita la piccolina. I familiari hanno autorizzato l'espianto, ma i medici procederanno soltanto al prelievo del cuore.

EDEMA CEREBRALE - La bimba era ricoverata al presidio materno-infantile Salesi di Ancona. «L'intervento di decompressione cerebrale effettuato venerdì nel tardo pomeriggio - spiegava poco prima un bollettino medico - ha evidenziato un imponente edema cerebrale. Questo si inserisce in una situazione di insufficienza renale». L'edema cerebrale le è successivamente stato fatale. Elena infatti moriva poco dopo.

Tratto dal Corriere della sera on line del 21 Maggio 2011.

martedì 17 maggio 2011

VESAK: Auguri al BUDDHA!


E' grande festa nel mondo buddhista.

Il 17 maggio si festeggia il Vesak, giorno della nascita, dell'illuminazione e della cessazione dell'esistenza di Gautama Buddha. Quest'anno il Vesak cade nel 2600esimo anno dell'era buddhista della Suprema illuminazione ed è sentito in Thailandia, Indonesia e in particolare nello Sri Lanka, il paese che più venera e diffonde il credo della scuola Therevada, la forma di buddhismo più diffusa nell'Asia meridionale e nel sud est asiatico.

Tratto dal Corriere on line del 17 Maggio 2011.

lunedì 16 maggio 2011

Balconing, Eyeballing, adesso anche i Plankers....new generation da vergogna!


Morto un giovane australiano
I plankers hanno la loro prima vittima


Brisbaine ( Australia)

Non bastava il 'balconing'. Ora il 'planking', l'ultima moda fra i cultori dei siti sociali in
internet, induce centinaia di utenti web a stendersi bocconi in luoghi spesso pericolosi, per poi condividere le immagini su Facebook. Ieri un giovane di 20 anni,
Acton Beale di Brisbane, è precipitato dal settimo piano dopo essersi disteso sulla ringhiera di un balcone mentre un amico lo fotografava.

Il vice commissario di polizia Ross Barnett ha detto che il giovane aveva bevuto alcool in abbondanza e il suo amico l'ha confermato. La tragedia ha dimostrato "quello che già temevamo, che questa mania avrebbe indotto dei giovani a
prendere rischi senza pensare alle conseguenze", ha detto Barnett. "Non abbiamo problemi con il planking come tale, ma quando si comincia a farlo a sette piani di altezza o sopra i binari ferroviari o in altri luoghi che invitano la morte o
ferite gravi, di questo ci preoccupiamo".

La settimana scorsa un giovane di 20 anni era stato arrestato a Gladstone, in Queensland, quando è stato scoperto disteso sul tetto di un'auto della polizia che stava per partire. I planker australiani non sembrano pero' scoraggiati e promettono di continuare. "Gli incidenti avvengono tutti i giorni. E' una maniera davvero tragica di finire cosi', ma se le persone si scontrano con l'auto e muoiono, non per questo smetteremo di guidare l'auto", ha scritto sul suo sito il fondatore della
Planking Association di Brisbane, Richard Litonujua, raccogliendo i consensi di molti 'affiliati'. I sostenitori della pagina di Facebook del gruppo Planking Australia sono balzati da 10 a 24 mila in tre giorni la scorsa settimana.

Tratto da rainews24.it del 16 Maggio 2011.

domenica 15 maggio 2011

...e poi...criticano BERLUSCONI.....


Doppia morale in Francia Orge e club scambisti, ma nessuno lo scriveva

Francia sotto choc. In fondo Strauss-Kahn era uno dei suoi uomini migliori. Ma nella Parigi che conta tutti sapevano che il capo dell'Fmi era sessualmente molto disinvolto. Anzi, ossessionato.

Dunque Dominique Strauss-Khan è stato arrestato per aver tentato di stuprare una donna. Una notizia drammatica per l'uomo, per l'immagine della Francia ma anche, soprattutto, per la sinistra francese. Perché Dominique, da sempre socialista, era il candidato giusto alle elezioni presidenziali del 2012: i sondaggi fino a ieri lo davano vincente con ampio margine. E Sarkozy in questo momento sta senz'altro stappando una bottiglia: era un morto che camminava, ora può tentare la risurrezione.

La Francia è sotto choc. In fondo Strauss-Kahn era uno dei suoi uomini migliori. Quattro anni fa era stato lo stesso Sarkozy a candidarlo alla guida del Fondo monetario internazionale, sapendo che aveva i numeri giusti. Politologo, economista, più volte minitro dell'economia, è un uomo di grande intelligenza e molto brillante. Ebreo, nel 1995 ha sposato in sinagoga la giornalista Anne Sinclair, assieme formavano una delle coppie più glamour di Parigi e ora anche di New York. Ricco di famiglia, nominalmente di sinistra ma di fatto liberista e dunque ben accetto nella grande industria e nell'alta finanza, aveva tutti i numeri per riuscire.

Con un solo, grande handicap: la vita privata.

Nella Parigi che conta tutti sapevano che Dominique Strauss-Kahn era sessualmente molto disinvolto. Anzi, ossessionato dal sesso. Nei salotti si sussurrava, ammiccando, della sua assidua frequentazione di club scambisti e orgiastici, anche estremi. Tutti sapevano che, anche di giorno nell'esercizio delle sue funzioni, non sapeva resistere di fronte a una bella donna: allungava le mani e faceva, su due piedi, proteste oscene. Al Fondo monetatio internazionale ha portato a letto la moglie di uno suo dipendente, la cosa si venne a sapere e Dominique la fece franca per un soffio.

Ma di tutto questo l'opinione pubblica francese non era al corrente. Con ipocrisia tipica della Francia, certe notizie non escono mai dalla cerchia salottiera. I giornalisti sanno tutto, nessuno scrive niente. Fu così con Mitterrand, che aveva una figlia segreta, con Giscard e Chirac, predatori seriali.

La Francia che negli ultimi due anni si è scandalizzata per i Bunga Bunga di Berlusconi, non ha scritto una riga su Strauss-Kahn, benché, contrariamente a i suoi predecessori, non si limitasse ad avere della amanti, ma praticasse sesso estremo e fosse un progressista. la sinistra che si è sempre battuta per la parità dei sessi e il rispetto della donna, accordava a Strauss-Khan, come a tutti i potenti, uno straordinario salvacondotto di chiaro stampo omertoso. Che aiuta, ma non risolve.

La notizia del tentato stupro di una cameriera in un albergo di New York rappresenta l'epilogo quasi ovvio di un uomo incapace di dominare se stesso e le proprie pulsioni.

Che trauma, per i francesi che non frequentano la Parigi delle élites, scoprire che uno dei loro uomini migliori, il presidente del Fondo monetario internazionale, è molto, ma molto peggio di Berlusconi.


Tratto da il Giornale.it del 15 Maggio 2011.