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domenica 24 ottobre 2010

Tempi moderni: avere un figlio?...e che ce vò!!!!!.....mmhaaa mi tasto se ci sò...


IL CASO
«Do il mio seme per coppie lesbiche»
Due donne senesi accettano l'offerta
L'uomo, un disabile di Cortona, ha aperto un sito web


IL CASO

«Do il mio seme per coppie lesbiche»
Due donne senesi accettano l'offerta

L'uomo, un disabile di Cortona, ha aperto un sito web

È disabile, ha 35 anni e ha offerto il proprio seme «a tutte le coppie lesbiche che non possono andare all'estero per avere figli». Due donne senesi hanno raccolto l'invito e ora stanno tentando di avere un figlio. «Non attraverso la procreazione medicalmente assistita - afferma il quotidiano la Nazione che pubblica la notizia - ma semplicemente, secondo natura». È la storia di Gabriele Viti, di Cortona, dove è stato assessore alla cultura, e di Valeria e Diana, secondo i nomi di fantasia che hanno scelto, raccontata proprio dalle due donne nella serata di ieri alla trasmissione «Oltre le differenze» dell'emittente locale Antenna Radio Esse. L'uomo aveva aperto quattro mesi fa il sito www.vogliamoavereunfiglio.org dichiarando di voler offrire il suo seme. «Ho pensato - si legge nella sua pagina web - di poter offrire un'idea a tutte le coppie lesbo che non possono o non vogliono andare all'estero».

L'ADESIONE - «Quando abbiamo letto dell'appello di Gabriele non ci abbiamo pensato un attimo, gli abbiamo scritto una mail e per fortuna ci ha risposto», dicono nell'intervista alla Nazione le due donne, che stanno insieme da tre anni ma sono impossibilitate per motivi economici a ricorrere alla fecondazione eterologa all'estero. Gabriele Viti è un ragazzo disabile: soffre di una spasticità causata da asfissia neonatale. «Nessun pregiudizio - proseguono le donne -, non abbiamo pensato alla disabilità di Gabriele come un handicap o un fattore di rischio per il figlio che speriamo arrivi. Sappiamo che Gabriele è sano e per noi non è diverso dagli altri». E sulla presenza del padre biologico nella vita del nascituro hanno aggiunto: «Ne abbiamo parlato diverse volte. È una soluzione che valuteremo quando poi sarà il momento». (fonte Ansa)

Tratto dal Corriere della Sera on line del 24 Ottobre 2010.

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