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venerdì 12 novembre 2010

November PORC: mica male però.....



Maiali, è tempo di November Porc
Il mariolone più grosso, la cicciolata più grande e lo strologhino da Guiness. Torna il November Porc, il festival di Sua Maestà il maiale. Culatello, cotechino e panini McPorc. Tra tornei di tiro al salame e vino a volontà


Guance rubiconde e ventri abbondanti. I corpulenti norcini si rimboccano le maniche per non deludere i voraci (e veraci) estimatori di Sua Maestà il maiale. Torna anche quest’anno, puntuale come la nebbia, il November Porc, quattro weekend (fino al 28 novembre) per la grande abbuffata collettiva a base di maiale e dei suoi derivati. Una maratona gourmand che non ammette diete, rinunce o sazietà: al Re Suino (o “al Nimel” come lo chiamano a Parma) non si dice mai di no. Un'occasione da non perdere per rimpinzarsi tanto e bene ma anche per rivivere l’atmosfera delle antiche sagre autunnali quando i norcini andavano all’alba nelle corti avvolte dalla bruma per macellare i maiali e tirar fuori culatelli, prosciutti, strolghini, spalle crude, cotechini, mariole, cappelli del prete, cicciolate e salami. Le opere d’arte della gastronomia nostrana.

Si inizia a Sissa (6-7 novembre), il piccolo comune a due passi dal Po che ha fatto della Spalla Cruda il suo vanto. E proprio a lei è dedicato il Palio di Palasone-Sissa, la gara culinaria che premia le più buone (sabato, ore 15.30, piazza Roma). Shopping a go-go tra gli stand allestiti per le vie del centro e tappa d'obbligo in piazza Scaramuzza per provare l’ormai celebre takeway McPorc, il fastfood all’emiliana che sforna panini american style ma con gli ingredienti della Bassa.

Sempre a Sissa, grande attesa per l’appuntamento annuale di domenica 7 novembre quando, come vuole la tradizione, si estrae dal paiolo ribollente l'enorme Mariolone, una sinfonia di carni magre (spalla e stinco) tritate e insaccate con un po’ di cotenna nell’intestino cieco del suino. Perché si sa, del maiale non si butta via niente. A condire il tutto, torta fritta, fiumi di Lambrusco e le canzoni in vernacolo della Minestron band. Un nome un programma.

Il weekend successivo (13-14 novembre) ci si sposta più giù, sugli argini del Grande Fiume, a Polesine Parmense per la cottura del gigantesco Prete, una variante del cotechino, che viene sollevato e tagliato da quattro robusti “barbùter”, gli eredi dei barcaioli del Po. E mentre la nebbia spadroneggia (si spera), Mc Porc continua a sfornare panini e gli avventori a mangiare.

È a Zibello, la mecca del Culatello, la terza tappa del tour (20-21 novembre). Qui lo spettacolo è da Guiness, con la presentazione ( e successiva degustazione) dello Strolghino più lungo del mondo, quasi 500 metri di lunghezza di salame, prodotto con le rifilature magre del culatello e del fiocco di prosciutto. Il November Porc finisce il 28 novembre nel paese natale di Giovannino Guareschi, Roccabianca, dove l'aria sa già di Natale. Ultimi "sforzi" per gli stomaci degli irriducibili con ciccioli e cicciolata, due dei prodotti più antichi della tradizione parmense, accompagnati da polenta calda e malvasia frizzante. Poi, forse, la dieta.

Tratto dal Corriere della Sera on line del 12 Novembre 2010

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