lunedì 23 agosto 2010
Villa Feltrinelli: speriamo in un acquirente SERIO...
ARGENTARIO
Crac Ricucci, Villa Feltrinelli va all'asta.
Lì nel 2005 il matrimonio con Anna Falchi. E' il terzo tentativo di vendita della storica dimora a Porto Santo Stefano dopo i guai giudiziari dell'imprenditore
ORBETELLO (Grosseto) – Cinque anni fa, era diventata il centro del mondo: il gazebo bianco, i fotografi appostati, il Monte Argentario dominato dall’alto. Lui era Stefano Ricucci, uno dei «furbetti del quartierino», lei Anna Falchi e lì, in quella dimora a picco sul mare di Cala Cacciarella, a Porto Santo Stefano, i due convolarono a nozze. Era il 9 luglio del 2005, prima dello scandalo che travolse l’immobiliarista romano, e Villa Feltrinelli era diventata il simbolo di quell’estate. Tanto che, per ringraziare l’Argentario, lo stesso Ricucci ci organizzò un’altra festa, con fuochi d’artificio e giochi d’acqua. Poi i guai economici e giudiziari dell’imprenditore, la separazione dalla Falchi, l’abbandono della Villa, finita all’asta. Dopo tre tentativi a vuoto, adesso ci si riprova: il Tribunale di Roma ha fissato una nuova data, per il prossimo autunno.
Si partirà da 21 milioni e 600 mila euro, per una dimora dalla storia unica e dal valore immenso. Si tratta, infatti, di una villa con 34 stanze, circondata da un parco di 35 ettari, piscina e scesa al mare dagli scogli, una torre saracena del '400, un eliporto. Ricucci la acquistò da una società offshore, con sede in Liechtenstein, per 34 milioni e 820 mila euro, poco più di un milione per stanza. La vista è mozzafiato, il posto uno dei più esclusivi della zona: lì vicino ha casa anche Cesare Previti, che col suo brigantino all’inizio di luglio ha portato all’Argentario i resti del Caravaggio.
Villa Feltrinelli, poi, ha una storia tutta sua: da queste parti le chiamano ancora così, col nome del suo primo proprietario Carlo, che la fece costruire nel ’40. Feltrinelli morì poco dopo e dal ’43 quelle stanze vennero abitate dalla vedova Giannalisa e dal marito Luigi Barzini junior, che lì si rifugiarono dai bombardamenti della guerra. Insieme a loro, i figli: Giangiacomo (si dice che lì cominciò a pensare a comunismo e rivoluzione) e Antonella Feltrinelli, e Ludina Barzini. Lì nacque anche Benedetta, secondogenita della coppia.
Sulla casa, un alone di mistero: storie di fantasmi, leggende che si inseguono. Come quella di una donna che avrebbe rinunciato all’acquisto dopo aver trovato su un letto una bambola con degli spilloni conficcati. Adesso, circolano alcune indiscrezioni sui possibili nuovi acquirenti: si parla di un magnate russo e di un gruppo immobiliare italiano che vorrebbe trasformare Villa Feltrinelli in un resort con spa. Ipotesi, quest’ultima, smentita dal sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli: «Una bufala, visto che un progetto simile dovrebbe passare da noi». Le offerte pervenute, per ora, si aggirerebbero intorno ai 16 milioni di euro: meno della metà di quanto la pagò Ricucci.
Ernesto Menicucci
«Corriere della sera», edizione romana, pagina 1 e 2
23 agosto 2010
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