martedì 3 maggio 2011
Ne tanto ne poco...DORMIRE ( come tutte le cose...)...la via di mezzo è quella che serve!!!
Secondo uno studio dell'Università di Londra
Con poco sonno o troppo il cervello fatica a carburare e invecchia molto prima
Roma, 3 mag. (Adnkronos Salute) - Dormire troppo o troppo poco e sonnecchiare male sono cattive abitudini che danneggiano il cervello e mettono il turbo all'invecchiamento cerebrale, portando avanti le lancette che scandiscono l'età del nostro cervello fino a sette anni. Lo dimostra uno studio dell'Università di Londra che evidenzia, prove alla mano, come la quantità di sonno finisca per avere un impatto decisivo sulla nostra salute mentale. Superare di molto le 6-8 ore a notte raccomandate dagli esperti o scendere al di sotto di questa soglia a causa dell'insonnia accelera la velocità del declino cognitivo, riduce le abilità di ragionamento e l'uso del vocabolario. I ricercatori guidati da Jane Ferrie hanno avvertito che il peggioramento della funzioni cerebrali potrebbe anche innescare il declino fisico e la morte.
Basta adottare queste cattive abitudine sotto le lenzuola in età medio-avanzata e portarle avanti per cinque anni per iniziare ad accusarne i contraccolpi. Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori londinesi hanno sottoposto un campione a test standard finalizzati a misurare memoria, capacità di ragionamento e vocabolario, fluidità fonemica, fluidità semantica e salute dello stato cognitivo globale.
Chi dormiva più a lungo di quanto consigliato dagli esperti riportava i peggiori risultati a tutti i test scelti dai ricercatori. Mentre chi dormiva meno ha mostrato soprattutto una ridotta capacità di ragionamento e di uso del vocabolario. Secondo lo studio, sono sette le ore che dovremmo dedicare ogni notte a Morfeo. Seguono, a sorpresa, le sei ore di sonno anziché le otto suggerite da sempre dai nonni. "Il nostro studio - sottolinea Ferrie - evidenzia come sia importante considerare gli effetti che i cambiamenti nella durata del sonno possono avere sulla salute e sul benessere nel lungo periodo".
Tratto da adnkronos.com del 03 Maggio 2011.
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