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lunedì 31 ottobre 2011

La lotta alla guida in stato di ebrezza ( giustissima)...diventa FANTASMAGORICA....



IN RUSSIA
L'etilometro infallibile è un raggio laser
Puntato come un autovelox sulle auto in arrivo, rileva se nell'abitacolo ci sono vapori alcolici. Al via i test


MOSCA- I russi, che qualche problemino con chi beve e poi si mette alla guida ce l’hanno, dicono che è l’arma finale contro questo fenomeno. Si chiama Buton ed è un laser contro l’alcool. Semplice e geniale, sembrerebbe: basta puntarlo contro un’automobile in arrivo e invece della velocità rileva se nell’abitacolo ci sono vapori alcoolici.

INIZIANO I TEST- I primi esemplari sono già stati sfornati dalla Lazernye Sistemy di San Pietroburgo e alla fine dell’anno le apparecchiature saranno in dotazione alla polizia stradale e ai vigili di Mosca e San Pietroburgo. Il laser anti-alcoolico può essere installato sopra le strade e autostrade come i nostri rilevatori del tutor (e in quel caso copre quattro corsie) oppure può essere usato a mano montato su un treppiedi al lato della strada. Ogni macchina che passa viene verificata. Ogni sostanza, spiegano i tecnici, ha il suo spettro di assorbimento. Dal segnale di assorbimento del laser, si capisce di cosa si tratti. Se c’è sentore di alcool, la vettura viene fermata e gli agenti effettuano un normale controllo con l’etilometro.

I DUBBI DEGLI AUTOMOBILISTI- In Russia il problema è ancora più serio che da noi, tanto che nei soli primi nove mesi di quest’anno sono stati registrati seimila incidenti provocati da conducenti in stato d’ebbrezza; con 1500 morti. La normativa ora prevede tolleranza zero, come in Italia per i neo-patentati e gli autisti professionali. Il laser, dicono gli agenti, «funziona benissimo e contribuirà a sradicare questa abitudine». I tecnici, però, confessano che qualche problemino ci sarà. Intanto l’apparecchio non è in grado di distinguere tra autisti o passeggeri. Chi è che ha bevuto? Inoltre anche una persona «molto profumata» potrà far scattare l’allarme. Problemi minori se i poliziotti russi fossero «normali». Ma nel paese la corruzione è rampante e tantissimi agenti approfittano di qualsiasi scusa per estorcere mazzette dalle persone fermate. Il presidente di un sindacato di automobilisti, Viktor Travin è allarmatissimo: «ci saranno problemi a non finire e tanti poveri guidatori innocenti verranno tartassati». Gli autisti di taxi hanno già messo le mani avanti: «per evitare perdite di tempo e guai, noi ci rifiuteremo di trasportare passeggeri alticci».

Tratto dal Corriere della Sera on line 31 Ottobre 2011.Fabrizio Dragosei.

venerdì 21 ottobre 2011

Thailandia : l' alluvione continua...


Thailandia, emergenza inondazioni.

Da luglio oltre 340 morti nel Paese asiatico e danni per oltre 2,5 miliardi di euro.

martedì 11 ottobre 2011

Ecco adesso mi ricordo........



Ecco neuroni che custodiscono ricordi

ROMA - Ci permettono di 'viaggiare nel tempo' ripercorrendo il nostro passato anche lontano e di avere percezione e consapevolezza di noi stessi: sono una famiglia di neuroni localizzati nel centro della memoria, l'ippocampo, e conservano le memorie autobiografiche del passato remoto; sono importanti, dunque, per la consapevolezza di se' che si fonda in parte su questo tipo di ricordi lontani. A scovarli e' stato il team di Thorsten Bartsch dell'universita' di Schleswig-Holstein presso Kiel.

Tratto dal Corriere.it del 11 Ottobre 2011.

venerdì 7 ottobre 2011

Sempre e cmq...lunga vita a "Bisteccone Galeazzi"......


La Cassazione conferma una precedente sentenza del Tribunale
Insultò il portiere, multato Galeazzi
Il giornalista della Rai diede del «meridionale di m...» al custode del palazzo. Dovrà pagare 300 euro di multa


ROMA - Confermata, dalla Cassazione, la multa di 300 euro nei confronti del giornalista sportivo Giampiero Galeazzi per aver offeso il portiere del suo condominio definendolo «meridionale di m...., non sei capace nemmeno di guardare le pecore», e apostrofandolo con altri insulti ancora. Senza successo, innanzi ai supremi giudici, Galeazzi ha sostenuto, nel suo ricorso, di aver agito così per un «comprensibile stato d'ira» in quanto il portiere, Domenico F., non gli consegnava regolarmente la posta. Per questo aveva chiesto di non essere multato.

LE MOTIVAZIONI - Convalidando la sentenza emessa dal Tribunale di Roma l'8 giugno del 2010, la Suprema Corte ha sottolineato che, comunque, anche ammesso che il portiere avesse sbagliato ad assolvere i suoi compiti, la circostanza non sarebbe bastata a «giustificare la violenta aggressione verbale e l'uso di espressioni gravemente lesive della dignità e del decoro della persona offesa». Inoltre la Cassazione - con la sentenza 36423 della V Sezione Penale - ha ricordato che «qualsiasi contestazione o riserva sulla correttezza» delle incombenze del portiere «avrebbe dovuto trovare sfogo in sede assembleare e non già nel gratuito ed ingiurioso attacco alla persona».

LE ATTENUANTI - In pratica Galeazzi, anzichè inveire contro il portiere, per di più in presenza di altre persone, avrebbe dovuto rendere pubbliche le sue lamentele nell'assemblea di condominio. In primo grado il Giudice di Pace, con sentenza del 30 settembre 2009, lo aveva condannato a 500 euro di multa, ridotti in appello per la concessione delle attenuanti generiche prevalenti sulle circostanze aggravanti. Per gli insulti subiti, il portiere ha ricevuto un risarcimento danni. (Fonte: Ansa)


Tratto da Corriere della Sera on line del 07 ottobre 2011