giovedì 8 dicembre 2011
Decisamente d'accordo con FLAVIO.....
"Un’idiozia tassare gli yacht: l’Italia perderà 3 volte tanto"
Flavio Briatore: "Scapperemo tutti all’estero e invece di incassare 200 milioni lo Stato ne perderà 600". Il decreto? "È solo una patrimoniale sulle pensioni"
«Il governo dei professori ha fatto un buco nell’acqua, la manovra salva Italia in realtà è una vera patrimoniale sulle pensioni. Altro che provvedimenti equi.
Mio figlio di 20 mesi avrebbe fatto meglio. E poi con quell’irragionevole supertassa sulle imbarcazioni hanno dato il colpo di grazia alla nautica».
Nautica, yacht, lusso. Uguale: Flavio Briatore. Anche questa volta l’imprenditore che da sempre incarna la Mondanità e la Bella Vita nell’immaginario collettivo, imbraccia il timone delle polemiche.
Scusi Briatore, ci sta dicendo che chi ha lo yacht non può pagare un po’ di più?
«Sto dicendo che questa supertassa rischia di segnare la fine della nautica italiana, perché non porterà affatto un guadagno nelle casse dello Stato come i professori sperano o, meglio, millantano ma una perdita di almeno 600-700 milioni di euro».
Ci faccia capire come è arrivato a questa conclusione...
«Partendo dai dati dell’Ucina. Ci dicono che il fatturato dell’industria nautica in Italia, 20mila dipendenti diretti, si aggira sui 3,5 miliardi di euro, che diventano oltre 5 se teniamo conto dell’indotto, altre 80mila persone, che va dalle boe agli ormeggi, dai charter ai ristoranti, al turismo in generale, che l’industria nautica innesca in Italia».
Quindi, arrivando alla cifra che lo Stato perderebbe?
«Eccomi al punto. Il governo dei professori pensa di incassare dalla supertassa 200 milioni di euro. E quando si pensa di incassare 200 milioni, ne so qualcosa io che faccio l’imprenditore, ci si può ritenere soddisfatti di incassarne 140-150. Ma nel frattempo tutte le imbarcazioni di un certo peso e di una certa misura prenderanno il largo per altre destinazioni: Grecia, Spagna, Francia, Croazia. Così, mettendo in fuga i turisti nautici, lo Stato perderà un introito di almeno un miliardo e mezzo. Significa almeno 600-700 milioni di gettito fiscale in meno. La mia considerazione è lapalissiana: lo Stato per portare a casa 200 milioni di euro perderà tre volte tanto».
Ha dimenticato di dirci quanti sono i ricchi yacht-men d’Italia da tartassare.
«Glielo dico subito. In Italia ci saranno al massimo una trentina di barche sopra i 50 metri, e non più di 250 imbarcazioni sopra i 30 metri. Anche per questo la supertassa è un’idiozia: non ci sono i numeri per renderla efficace. In compenso si è già pensato di far pagare anche le barche che verranno qui solo per operazioni di rimessaggio e sistemazione. Un altro colpo basso ai cantieri italiani, che già faticano a evitare la chiusura. Eppure...»
Eppure?
«Eppure al 90 per cento degli italiani, stando ai sondaggi, la supertassa piace. E sa perché? Perché, per gran parte degli italiani, chi possiede uno yacht deve essere per forza un evasore fiscale anche se invece paga le tasse fino all’ultimo centesimo. Se ai professori sta a cuore l’Italia, perché sono andati a colpire chi non arriva a mille euro di pensione, chi ha fatto fatica a comprare casa? Potevano fare tutte le cose che a Berlusconi nessuno avrebbe mai permesso di fare e non le hanno fatte».
Lei avrebbe avuto idee migliori?
«Certo. Partendo dalla convinzione che devono essere i più ricchi e i privilegiati a pagare, io avrei fatto una patrimoniale del 5 per cento sui depositi superiori ai 300mila euro, avrei inciso realmente sui costi della politica, dimezzando il numero dei parlamentari e togliendo il contributo pubblico ai partiti.
E avrei imposto alla Chiesa di pagare una tassa sugli immobili di sua proprietà. Perché ci deve essere sempre qualcuno che non paga mai?»
Tratto da il giornale.it del 08 Dicembre 2011.
sabato 3 dicembre 2011
Mamma RAI.....decisamente rimasta agli anni 80........
LA REAZIONE DALLA DIREZIONE GENERALE
Caso «Profilattico», la Rai apre un'inchiesta
Le polemiche travolgono l'azienda che decide di avviare un'istruttoria per «accertare i fatti e le procedure adottate»
MILANO- La reazione non si fa attendere. Perché il caso «Profilattico» ha travolto la Rai. In un'email è stato chiesto ai conduttori di non usare, appunto, la parola «profilattico» durante i programmi nella giornata mondiale contro l'Aids. Una missiva che ha scatenato le polemiche. Così l'azienda di viale Mazzini decide di avviare un'istruttoria per «accertare i fatti».
GLI ACCERTAMENTI- A reagire è la direzione generale che in una nota spiega di aver «incaricato la Direzione Internal Auditing di accertare fatti e procedure adottate nell'implementazione delle attività svolte a supporto della campagna di comunicazione sulla giornata Mondiale della lotta all'Aids».
Tratto dal Il corriere.it del 2 dicembre 2011
lunedì 31 ottobre 2011
La lotta alla guida in stato di ebrezza ( giustissima)...diventa FANTASMAGORICA....
IN RUSSIA
L'etilometro infallibile è un raggio laser
Puntato come un autovelox sulle auto in arrivo, rileva se nell'abitacolo ci sono vapori alcolici. Al via i test
MOSCA- I russi, che qualche problemino con chi beve e poi si mette alla guida ce l’hanno, dicono che è l’arma finale contro questo fenomeno. Si chiama Buton ed è un laser contro l’alcool. Semplice e geniale, sembrerebbe: basta puntarlo contro un’automobile in arrivo e invece della velocità rileva se nell’abitacolo ci sono vapori alcoolici.
INIZIANO I TEST- I primi esemplari sono già stati sfornati dalla Lazernye Sistemy di San Pietroburgo e alla fine dell’anno le apparecchiature saranno in dotazione alla polizia stradale e ai vigili di Mosca e San Pietroburgo. Il laser anti-alcoolico può essere installato sopra le strade e autostrade come i nostri rilevatori del tutor (e in quel caso copre quattro corsie) oppure può essere usato a mano montato su un treppiedi al lato della strada. Ogni macchina che passa viene verificata. Ogni sostanza, spiegano i tecnici, ha il suo spettro di assorbimento. Dal segnale di assorbimento del laser, si capisce di cosa si tratti. Se c’è sentore di alcool, la vettura viene fermata e gli agenti effettuano un normale controllo con l’etilometro.
I DUBBI DEGLI AUTOMOBILISTI- In Russia il problema è ancora più serio che da noi, tanto che nei soli primi nove mesi di quest’anno sono stati registrati seimila incidenti provocati da conducenti in stato d’ebbrezza; con 1500 morti. La normativa ora prevede tolleranza zero, come in Italia per i neo-patentati e gli autisti professionali. Il laser, dicono gli agenti, «funziona benissimo e contribuirà a sradicare questa abitudine». I tecnici, però, confessano che qualche problemino ci sarà. Intanto l’apparecchio non è in grado di distinguere tra autisti o passeggeri. Chi è che ha bevuto? Inoltre anche una persona «molto profumata» potrà far scattare l’allarme. Problemi minori se i poliziotti russi fossero «normali». Ma nel paese la corruzione è rampante e tantissimi agenti approfittano di qualsiasi scusa per estorcere mazzette dalle persone fermate. Il presidente di un sindacato di automobilisti, Viktor Travin è allarmatissimo: «ci saranno problemi a non finire e tanti poveri guidatori innocenti verranno tartassati». Gli autisti di taxi hanno già messo le mani avanti: «per evitare perdite di tempo e guai, noi ci rifiuteremo di trasportare passeggeri alticci».
Tratto dal Corriere della Sera on line 31 Ottobre 2011.Fabrizio Dragosei.
venerdì 21 ottobre 2011
Thailandia : l' alluvione continua...
martedì 11 ottobre 2011
Ecco adesso mi ricordo........
Ecco neuroni che custodiscono ricordi
ROMA - Ci permettono di 'viaggiare nel tempo' ripercorrendo il nostro passato anche lontano e di avere percezione e consapevolezza di noi stessi: sono una famiglia di neuroni localizzati nel centro della memoria, l'ippocampo, e conservano le memorie autobiografiche del passato remoto; sono importanti, dunque, per la consapevolezza di se' che si fonda in parte su questo tipo di ricordi lontani. A scovarli e' stato il team di Thorsten Bartsch dell'universita' di Schleswig-Holstein presso Kiel.
Tratto dal Corriere.it del 11 Ottobre 2011.
venerdì 7 ottobre 2011
Sempre e cmq...lunga vita a "Bisteccone Galeazzi"......
La Cassazione conferma una precedente sentenza del Tribunale
Insultò il portiere, multato Galeazzi
Il giornalista della Rai diede del «meridionale di m...» al custode del palazzo. Dovrà pagare 300 euro di multa
ROMA - Confermata, dalla Cassazione, la multa di 300 euro nei confronti del giornalista sportivo Giampiero Galeazzi per aver offeso il portiere del suo condominio definendolo «meridionale di m...., non sei capace nemmeno di guardare le pecore», e apostrofandolo con altri insulti ancora. Senza successo, innanzi ai supremi giudici, Galeazzi ha sostenuto, nel suo ricorso, di aver agito così per un «comprensibile stato d'ira» in quanto il portiere, Domenico F., non gli consegnava regolarmente la posta. Per questo aveva chiesto di non essere multato.
LE MOTIVAZIONI - Convalidando la sentenza emessa dal Tribunale di Roma l'8 giugno del 2010, la Suprema Corte ha sottolineato che, comunque, anche ammesso che il portiere avesse sbagliato ad assolvere i suoi compiti, la circostanza non sarebbe bastata a «giustificare la violenta aggressione verbale e l'uso di espressioni gravemente lesive della dignità e del decoro della persona offesa». Inoltre la Cassazione - con la sentenza 36423 della V Sezione Penale - ha ricordato che «qualsiasi contestazione o riserva sulla correttezza» delle incombenze del portiere «avrebbe dovuto trovare sfogo in sede assembleare e non già nel gratuito ed ingiurioso attacco alla persona».
LE ATTENUANTI - In pratica Galeazzi, anzichè inveire contro il portiere, per di più in presenza di altre persone, avrebbe dovuto rendere pubbliche le sue lamentele nell'assemblea di condominio. In primo grado il Giudice di Pace, con sentenza del 30 settembre 2009, lo aveva condannato a 500 euro di multa, ridotti in appello per la concessione delle attenuanti generiche prevalenti sulle circostanze aggravanti. Per gli insulti subiti, il portiere ha ricevuto un risarcimento danni. (Fonte: Ansa)
Tratto da Corriere della Sera on line del 07 ottobre 2011
domenica 18 settembre 2011
Coppa DAVIS: ri-siamo in A!!!!!!!!!!!!!!!...GRAZIE ragazzi.
IL PUNTO DECISIVO LO OTTIENE IL DOPPIO CON FOGNINI E BOLELLI
Tennis, l'Italia esce dall'incubo
Battuto 3-0 il Cile: si torna in Serie A dopo 11 anni
L'Italia torna nel Gruppo Mondiale di Coppa Davis, la Serie A del tennis. A Santiago del Cile, dove nel '76 vinsero la coppa, gli azzurri hanno conquistato il punto decisivo con il doppio portandosi così sul 3-0. Nella terza partita della sfida valida per i play off promozione al World Group 2012, Fabio Fognini e Simone Bolelli hanno battuto Jorge Aguilar e Nicolas Massu 6-4, 6-4, 6-4, mettendo così al sicuro una promozione che mancava dal luglio del 2000. Undici anni fa, a Venezia, fu il Belgio dei fratelli Christopher ed Olivier Rochus a spedire gli azzurri nel Gruppo I zona Europa-Africa, in pratica la serie B della Coppa.
COMMENTI - «Mi spiace per loro che stanno rosicando di brutto ma abbiamo giocato a livelli eccelsi. Siamo stati tutti grandi». Così Simone Bolelli dopo la vittoria del doppio. «Sono contento per il presidente Binaghi, finalmente è riuscito a riportare l'Italia in A - ha detto il tennista bolognese - Ora cerchiamo di restare nel World Group». «Simone ed io ci siamo riconfermati in doppio - le parole di Fabio Fognini - Ora bisogna essere felici perché abbiamo regalato all'Italia la serie A dopo undici anni. Godiamoci il momento».
Tratto dal Corriere on line del 18 Settembre 2011.
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